Appendino, senza processi avrei continuato percorso

"Proprio per via anche delle questioni giudiziarie ho scelto e detto mesi fa di non ricandidarmi, non per questioni legate all'attività del sindaco", ma se non ci fossero state le vicende processuali, "penso che probabilmente avrei scelto di continuare il percorso, mi sembra comunque giusto che dopo 5 anni si porti avanti quello che si è iniziato a fare". A dirlo, intervenendo ad Agorà su Rai3, la sindaca di Torino, Chiara Appendino. "Il mio auspicio - aggiunge - è che al di là di quelle che saranno le mie scelte e il mio percorso, e al di là dei colori politici, quanto fatto per la città debba avere continuità e cercherò di fa sentire la mia voce".  "Ho sempre detto che le questioni processuali si affrontano dentro ai tribunali e non con un approccio politico, io non farò mai questo e l'ho dimostrato in questi 5 anni. Però il tema della responsabilità oggettiva dei sindaci penso sia giusto che venga affrontato, e lo si sta facendo anche in Parlamento" ha aggiunto, interpellata sulla vicenda processuale di piazza San Carlo, all'indomani delle motivazione della sentenza di condanna di primo grado. Una tragedia, ribadisce Appendino, "che è stata un momento molto difficile per me e per tutta la città. Ma vorrei scindere l'aspetto personale dal tema del sindaco. I sindaci oggi - sottolinea - sono doppiamente esposti, per le responsabilità penali in termini anche oggettivi, ma anche perché sono coloro che sono più minacciati e che subiscono più pressioni. Fare il sindaco è un ruolo molto difficile e anche un grande onore e penso che sia giusto, non per Chiara Appendino, non per piazza San Carlo, affrontare il tema della responsabilità oggettiva. Decidere di fare il sindaco è una scelta molto coraggiosa - conclude -, ma nonostante tutte le difficoltà che ho avuto, tornassi indietro nel 2016 lo rifarei. E' una delle cose più belle che si possa fare".

print_icon