CONVERSIONI

Inneggiava al Duce (e a Hitler), ora è alleato del centrosinistra

A Novara il caso di Roberto Esposito, ex Lega, oggi animatore di una lista civica a sostegno dell'ex Pci Fonzo. E mentre ieri sui social tesseva le lodi di Mussolini e sbertucciava il Pd adesso celebra la Festa della Liberazione - GUARDA LA GALLERY

Da fascista ad antifascista in un paio di post e una manciata di mesi. Da fervente ammiratore del Duce (e pure del Führer) a cantore del 25 Aprile “la Festa più bella”. Succede a Novara, dove tal Roberto Esposito, personaggio sui generis del sottobosco della politica locale dopo una lunga militanza da fiancheggiatore della destra più estrema ha deciso di scendere in campo con il centrosinistra a sostegno del candidato sindaco Nicola Fonzo, ex Pci già vicesindaco della giunta guidata dal renziano Andrea Ballarè.

Una conversione repentina e a dir poco sorprendente per uno che fino a poco tempo non solo manifestava ammirazione verso Mussolini (“un grande Uomo”, “Unico” che “a (sic) dato agli italiani casa futuro dignità istruzione eccc. E poi un bel giorno arrivano i buonisti targati compagneros e l’Italia e (risic) diventata islamica”) e bruciava con nostalgia alla fiamma tricolore del Msi (“Bei ricordi. Quando la politica aveva un senso”), ma che perculava alla grande la sinistra e il Pd al punto da pulirsi il didietro con la bandiera rossa. Un fanatismo che iniziò a indispettire e inquietare persino i dirigenti del centrodestra novarese, in primis quelli della Lega, partito che aveva iniziato a bazzicare cinque anni orsono per appoggiare Silvana Moscatelli, sua concittadina del quartiere Nord della città. Messo ai margini e probabilmente frustrate alcune sue ambizioni per Esposito, che di lavoro è operatore all’Amiat, l’azienda della raccolta rifiuti di Torino, è iniziato il travaglio politico. Fino alla clamorosa abiura.

“Non siamo la coalizione di centrosinistra, siamo una coalizione civica e progressista che non vuole che questa città sia amministrata per altri cinque anni dalla destra. La nostra coalizione parte dal centrosinistra ma va oltre, io voglio parlare al 50% di cittadini che non va a votare e anche ai tanti che cinque anni fa scelsero altri”. Queste le parole pronunciate lo scorso 2 giugno dall’aspirante sindaco Fonzo davanti allo stato maggiore del Pd – dal segretario regionale Paolo Furia, a braccetto della vice Monica Canalis, al consigliere regionale Domenico Rossi – e ai massimi rappresentanti del centrosinistra locale, dall’ex assessore al Bilancio Giorgio Dulio, coordinatore della campagna elettorale, ai rappresentanti delle formazioni alleate: Giuseppe Genoni di Italia Viva, Piergiacomo Baroni di Demos e il nostro fascista redento, Esposito, oggi a capo di “Insieme alle periferie”, lista civica che a quanto pare correrà in coalizione. Insomma, boia chi molla.

I post fascisti di Esposito

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