POLITICA & SANITÀ

Commissione Covid "politica", Icardi diserterà tutte le sedute

L'assessore accusa il Pd di utilizzare l'organismo consiliare come arma per attaccare giunta e maggioranza di centrodestra. "È il loro giocattolo, ma io non gioco". E conferma la decisione di non partecipare ai lavori. La replica sui fondi europei e liste d'attesa

“Usano la commissione come un loro giocattolo, per far vedere e sostenere cose diverse dalla realtà”. E lui, Luigi Icardi, l’assessore alla Sanità che definisce così la commissione di indagine sull’emergenza Covid coordinata dal consigliere piddino Daniele Valle, lo dice chiaro e tondo: “Io non gioco con quei giocattoli. Facciano quel che vogliono”. Voilà, ecco spiegate dal diretto interessato le assenze dell’inquilino di corso Regina Margherita all’organismo voluto dalle minoranze (inizialmente come commissione di inchiesta, poi addolcita a gruppo di lavoro per farla digerire alla maggioranza) che ad ogni seduta non mancano di rimarcare la mancata presenza dell’assessore.

È durata fin troppo quella che in realtà non è mai stata una vera condivisione di intenti che dovrebbe essere alla base dei lavori dell’organismo. Appena di ieri la reprimenda di Valle nei confronti dell’esponente del governo Cirio “desaparecido” in commissione. In più, il consigliere del Pd aveva puntato l’indice contro le aziende sanitarie che “non sono state in grado di spendere tutti i soldi stanziati dal Governo per il Covid”, prefigurando ulteriori conseguenze negative, vista “la cattiva gestione della sanità piemontese” e accusando la giunta di aver stornato 100 milioni dai fondi europei per pagare una parte dei dispositivi di protezione individuale usati nel corso dell’emergenza.

Elenca un’infilata di decreti governativi Icardi, “14,18,34,104, tutti del 2020” per spiegare che “nessuno di essi ha individuato alcuna linea di finanziamento per l’effettuazione dei tamponi o per l’acquisto di Dpi. Quindi, in mancanza di finanziamenti nazionali per tali acquisti si è dovuto ricorrere ai fondi europei Fesr, per assicurare il pareggio di bilancio 2020”. Ribatte ai dem anche sui finanziamenti destinati al personale: “Le aziende sanitarie non hanno potuto effettuare tutte le assunzioni desiderate soprattutto per l’oggettiva impossibilità di reperire le risorse professionali sul mercato del lavoro. Inoltre va ricordato come la formazione di queste figure, a livello nazionale, sconta ritardi importanti che purtroppo non possono essere colmati nel breve termine. In più le restrizioni Covid hanno reso difficile la realizzazione dei concorsi per il personale a tempo indeterminato”.

Uso strumentale della commissione da parte dell’opposizione, “per attaccare il lavoro dell’assessore e della giunta”, piegando l’organismo e più ancora i risultati del suo lavoro a un interesse politico: la visione di Icardi è chiara. Per rafforzarla cita un’ulteriore punto nell’elenco di criticità denunciate dal Pd. “Per quanto riguarda le liste di attesa la Regione ha proceduto al confronto attivo, al monitoraggio e alla programmazione delle attività di recupero a carico delle Asl e delle Aso, ma l’intensità della seconda ondata, come in molte altre regioni, ha richiesto la sospensione delle attività ordinarie per garantire l’assistenza ai malati Covid. Dispiace assistere a queste strumentalizzazioni – aggiunge – quando è noto che l’assessorato ha richiesto, ripetutamente, l’arruolamento di tutte le risorse umane necessarie”.

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