Tav: Virano, benefici Torino-Lione prima del 2030

"Non bisogna necessariamente aspettare il 2030, per cominciare a vedere i benefici della Torino-Lione". Lo ha affermato Mario Virano Ceo di Telt (Tunnel Euralpin Lyon Turin) intervenendo al webinar "The role of rail in the vision of the Green Deal". "Il racconto che normalmente viene fatto che ci sarà un grande risultato nel futuro e intanto per 10 anni ci sono problemi - ha spiegato - è una narrazione quantomeno parziale e sicuramente imprecisa. Noi lavoriamo proprio per generare dei benefici gia' nella fase dei cantieri". "Lo stiamo facendo su quattro grandi capitoli - ha proseguito - il primo è l'ambiente naturale, con lo sforzo per la salvaguardia della biodiversità. Abbiamo oltre 20 progetti binazionali su questo tema, con le Università italiane e francesi e i centri di ricerca. Il secondo è la valorizzazione della risorsa geotermica, l'esistenza di questi massicci alpini che noi foriamo alla quota di base, e quindi abbiamo circa 2 km di roccia sulla testa, fa sì che nella galleria ci sia una temperatura elevata intorno ai 40 gradi e ci sia dell'acqua calda perenne utilizzabile. Con il Politecnico di Torino abbiamo sviluppato il progetto per l'utilizzo geotermico di questa risorsa naturale infinita e gratuita". Per quanto riguarda il tema dell'ambiente sociale "noi abbiamo fatto una scelta di fondo sia in Italia sia in Francia - ha spiegato Virano - i cantieri non hanno i campi base, cioè gli operai non vivono dentro il recinto del cantiere nei container, ma sono ospitati nel sistema ricettivo del territorio e si avvalgono del sistema di catering del territorio. Stiamo parlando di qualcosa che nella parte italiana vale 10 milioni di pasti e 3 milioni di pernottamenti. Una risorsa che per il sistema ricettivo e della ristorazione di un territorio è particolarmente importante. Inoltre, daremo lavoro a qualche migliaio di persone, oggi già mille persone lavorano. In più sviluppiamo partnership di ricerca, stiamo predisponendo opportunità di lavoro per i giovani che si stanno formando ai vari livelli scolastici". Infine, ha spiegato Virano "C'e' la sfida della tecnologia". "Noi - ha detto - abbiamo fatto una scelta radicale, cioè quella di puntare all'obiettivo di azzerare nei nostri cantieri la mortalità e puntare a un livello minimale di incidentalità. E' un obiettivo che non è facile per lavori della nostra tipologia, ma che è realisticamente perseguibile, mettendo in campo il meglio delle esperienze mondiali in campo tecnologico, nel campo della formazione e nel campo della gestione delle procedure dell'intero ciclo di lavorazioni".

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