POLITICA & LAVORO

FdI-Lega, nuovo fronte sul lavoro

L'assessore Chiorino chiede un consiglio regionale aperto sulla fabbrica di Riva di Chieri e mette nel mirino il ministro Giorgetti. "Avvilente scoprire da una nota stampa che è stato abbandonato il progetto Italcomp"

“Sulla vicenda Embraco è ora di assumere quel rispetto istituzionale nei confronti di lavoratori, sindaci, curia ed organizzazioni sindacali, da chi ricopre con autorevolezza un ruolo di governo”. Un richiamo, quello che arriva dall’assessore regionale al Lavoro Elena Chiorino e diretto al ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti che usa la dose minima di diplomazia a palesa con forza l’acuirsi di un rapporto a dir poco difficile in Piemonte tra Fratelli d’Italia, partito dell’assessore e Lega, colpita nel bersaglio grosso della sua eminenza grigia e capo di fatto dell'ala più governativa.

Proprio a Giorgetti, Chiorino non fa sconti e indirizza un attacco che, alla luce di quanto accaduto ieri in Consiglio regionale sul gioco d'azzardo, con la bocciatura da parte della Lega agli emendamenti di FdI, ha il sapore della rappresaglia. “È avvilente – scrive in un comunicato Chiorino – apprendere esclusivamente da una nota stampa dell’abbandono del progetto Italcomp quando è da mesi che sollecitiamo, ad intermittenza, la convocazione ufficiale di un tavolo interministeriale per conoscere le intenzioni del Governo”.

Le poco convincenti e tantomeno efficaci secchiate d’acqua sul fuoco dopo lo strappo sulla legge che dovrebbe combattere la ludopatia, lasciano vedere un rinfocolarsi dello scontro tra i due partiti spostando i tizzoni sul piano, già di per sé scottante, dell’occupazione e su una vicenda da tempo sotto i riflettori nazionali. L’accusa di trattare nella maniera non opportuna, sia nelle forma sia ancor più nella sostanza, la vicenda Embraco è un siluro lanciato dall’assessore regionale, ma nulla esclude che ad armarlo siano stati i massimi vertici nazionali del suo partito sempre più attenti e participi al rapporto con la Lega in Piemonte. 

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Così mentre Giorgetti affida a poche righe la comunicazione sulla non percorribilità del progetto di fusione con l’industria produttrice di compressori, la Sorella d’Italia che ha la delega al Lavoro prima riceve nel suo ufficio una delegazione di lavoratori, sindaci e sindacati, poi a due settimane dalla scadenza della cassa integrazione, chiede una seduta aperta del Consiglio regionale per il prossimo 13 luglio. “Sono certa che il Presidente Stefano Allasia, insieme ai capigruppo e a tutti i membri del consiglio, non faranno mancare il loro supporto alla causa, accogliendo quanto prima la mia richiesta dando voce ai lavoratori e a tutte quelle famiglie in attesa di risposta da ormai troppo tempo” dice Chiorino che sul tema si trova già allineata con il Partito democratico, abile ad annunciare, quasi contemporaneamente, la stessa richiesta.