DECRETO COVID

Green pass, obbligo dal 6 agosto

Senza il certificato vaccinale non si potrà andare al ristorante, così come al bar (ma non se si consuma al bancone), in piscina e palestra. Ancora chiuse le discoteche. Con il 10% di occupazione delle terapie intensive e il 15% degli altri reparti si passa in zona gialla

È il 6 agosto la data da segnare sul calendario, in verde. È infatti quello il giorno dal quale scatterà l’obbligo di avere il green pass per accedere ai tavoli al chiuso di bar e ristoranti. Il certificato verde non sarà invece necessario per consumare al bancone, anche se al chiuso. L’obbligatorietà del green pass sarà estesa per l'accesso a spettacoli all'aperto, centri termali, piscine, palestre, fiere, congressi e concorsi.

Queste la decisioni assunte dal consiglio dei ministri che saranno contenute nell'annunciato decreto Covid. Ma a cambiare sarà anche il criterio per definire il passaggio delle regioni dalla zona bianca a quella gialla e (facendo i debiti scongiuri) rossa. Viene stabilito nel 10 per cento l'occupazione dei posti letto nelle terapie intensive e nel 15 per cento delle ospedalizzazioni il tetto per decretare il passaggio dalla zona bianca a gialla, con il 20 e il 30 si passa in arancione e salendo al 30 e 40 per cento sempre riferito rispettivamente alle terapie intensive e agli altri reparti scatta la zona rossa. 

Su questo punto erano emerse preoccupazioni delle Regioni durante la riunione con il Governo e in particolare soglie individuate. A protestare sono stati soprattutto i presidenti delle piccole Regioni preoccupati per il rischio di penalizzare i piccoli territori nella stagione estiva. Altra questione non marginale emersa nel confronto tra Regioni e Governo ha riguardato il fronte caldo dei ristoratori e sarebbe poi approdata nel consiglio dei ministri. Se i clienti del ristoranti devono avere il green pass è possibile immaginare che quest'obbligo non valga proprio per chi nell'esercizio commerciale lavora? Dunque di fatto un obbligo per i lavoratori, mentre per le altre attività incominciando dall'industria la richiesta di imporre il green pass ai dipendenti partita da Confindustria trova l'opposizione dei sindacati e dello stesso ministro Andrea Orlando. E, ancora, a chi spetterà il controllo? Al titolare o gestore dell'esercizio, come annunciava la linea del Governo? E le sanzioni, saranno comminate solo al ristoratore, solo al cliente o a entrambi? Con questi interreogativi ancora da sciogliere è incominciata la riiunione a Palazzo Chigi la cui durata, a dispetto delle previsioni, indica che i nodi da sciogliere non siano pochi. 

La certezza sulla data e i luoghi in cui entrerà il vigore il certificato, ottenibile con una vaccinazione e la prenotazione della seconda, il tampone e, ovviamente le due vaccinazioni, quella c'è. Così come la disposizione che indica come la quarantena prevista in caso di contatto con persona positiva dovrebbe essere ridotta per chi ne è in possesso. Rinviata una decisione sui trasporti. Treni e trasporti pubblici non saranno al momento soggetti al green pass per far entrare i passeggeri: se ne riparlerà in un secondo momento in vista di settembre, mentre le discoteche restano chiuse. E su quest'ultimo punto già fioccano le reazioni e le proteste.

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