VERSO IL VOTO

Italia Viva, Azione e Più Europa, triplice alleanza per Lo Russo

Anche i renziani scelgono il centrosinistra. Tramontate le ipotesi di terzo polo e di una lista riformista, i tre partiti presenteranno propri candidati nella formazione coordinata da Giaccone. Si spacca il partito di Calenda: Nigra e Diaferia con Damilano

Il dado è tratto. Italia Viva resta nel centrosinistra dove sosterrà Stefano Lo Russo alle prossime amministrative di Torino. Non presenterà una propria lista, i suoi candidati saranno “ospitati” nella formazione civica del candidato sindaco, coordinata dal consigliere regionale Mario Giaccone.

Ieri la decisione è stata formalizzata durante una riunione dei referenti del partito nei quartieri, radunati dal senatore Mauro Marino in veste di coordinatore regionale inpiena sintonia con la deputata Silvia Fregolent. “Dopo un lungo ed approfondito confronto con le altre forze politiche e con i coordinatori delle circoscrizioni abbiamo deciso di appoggiare a Torino il candidato del centrosinistra Stefano Lo Russo”, scrivono in una nota i due esponenti dell’ex Rottamatore. “Si tratta di una figura capace che conosce già la macchina amministrativa comunale, che ha rifiutato alleanze con le forze sovraniste e populiste e che ha da subito chiesto e ottenuto discontinuità con il M5s”. Non era presente Davide Ricca, presidente uscente della Circoscrizione Otto, che nei giorni scorsi si è dimesso dai suoi incarichi nel partito di Matteo Renzi e ancora oggi – dopo alcuni contatti con l’alfiere del centrodestra Paolo Damilano – non sa se si candiderà ed eventualmente in quale schieramento. Ma mentre Ricca prosegue nel suo travaglio, il suo (ex?) partito va avanti. Tra i candidati di Italia Viva ci sarà il giovane Davide Neku che ha già manifestato l’intenzione di correre in Comune, e non sarà l’unico.

Risolta la questione Italia Viva, lunedì Giaccone presenterà anche l’accordo con Azione, dopo che Carlo Calenda ha annunciato il suo appoggio a Lo Russo, e nei giorni immediatamente successivi anche quello con Più Europa che prevede la candidatura di Igor Boni. Nessuno dei tre partiti si presenterà dunque con il proprio simbolo, a Giaccone resta la soddisfazione di aver riunito sotto il proprio ombrellone tutte le componenti laiche e cattoliche (da non dimenticare Demos, braccio politico della Comunità di Sant'Egidio guidato da Elena Apollonio) di quel centro riformista, naturalmente portato a dialogare con il centrosinistra ma spesso tentato dalle sirene di una destra che si rafforza anche in aree geografiche storicamente a lei più ostiche. Naufraga invece l’ipotesi di una lista riformista – composta da Iv, Azione e Più Europa – sulla scorta di quanto accade a Milano. Un progetto sollecitato in particolare da Alberto Nigra, responsabile Enti locali di Azione, che a questo punto potrebbe essere tra i pochi pronti ad abbandonare il centrosinistra per sostenere Damilano. Per evitare ulteriori lacerazioni in Azione, l’ex vicesindaco repubblicano Aldo Ravaioli si sta facendo carico di un difficile compito di ricucitura. Ieri ha scortato la madamin Giovanna Giordano Peretti alla bocciofila Frejus di Michele Paolino per incontrare il responsabile politico della campagna di Lo Russo, Daniele Valle: colloquio interlocutorio ma che potrebbe rivelarsi superato dopo che ha già deciso di correre nella civica di Lo Russo Chantal Balbo di Vinadio, discendente diretta di Cesare Balbo e scrittrice, che con Giordano Peretti lo scorso anno mandò alle stampe il libro Esageruma, Un sogno per Torino, sull'onda della mobilitazione per la Tav.

Chi sta osservando da vicino la situazione nella casamatta di Calenda scommette alla fine su una candidatura a destra solo del medico ex socialista (e verde e pizzarottiano e aspirante candidato a ogni tornata elettorale) Giorgio Diaferia, che in queste ore ha annunciato nella chat della sua associazione la corsa nel centrodestra (anche se in Torino Bellissima non avrebbe porte spalancate). Il resto del partito rimane con il segretario regionale Claudio Lubatti e quindi nel centrosinistra. Tra questi pronti a scendere in campo nella civica di Lo Russo ci sono Numinato Licari, Francesca Salvadori – figlia dello storico Massimo L. Salvadori che fu anche deputato con il Pds – e Antonio Lanci

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