VERSO IL VOTO

"Puntiamo al ballottaggio", l'azzardo di Appendino

La sindaca, più per disegni personali che per reale convinzione, scende in campo a supporto di Sganga. E reclama continuità: "Sta portando avanti i temi che noi in questi cinque anni abbiamo messo al centro dell'amministrazione". L'11 settembre Conte a Torino

Da sballottata al ballottaggio. A Torino il Movimento 5 stelle “punta a portare al ballottaggio” la propria candidata sindaca, Valentina Sganga. Sembra mettere alle spalle il passato, Chiara Appendino, e nonostante la capogruppo grillina uscente non sia certamente la sua prima scelta (le preferenze erano tutte per Andrea Russi, poi sconfitto nella conta interna) cerca di tirarle la volata. Più per ragioni di convenienza – una disfatta non potrebbe non avere ripercussioni sulle sue ambizioni nazionali – che non di reale convinzione. Ma tant’è.

A margine di un appuntamento sui migranti con l’arcivescovo Cesare Nosiglia, la prima cittadina parla della contesa del prossimo 3-4 ottobre: “La nostra partita – afferma Appnendino – la facciamo per andare al ballottaggio. Ci giocheremo le nostre carte cercando di convincere i cittadini rispetto al nostro programma. Guardiamo al futuro ponendo le basi sul lavoro già iniziato. Tante volte in questi cinque anni abbiamo posto le basi per cose che si vedranno in futuro, dalla Metro 2 finanziata dal Governo Conte all’area di Mirafiori, dove le prime aziende le vedremo tra due o tre anni. Ci sono poi temi come ambiente e mobilità ciclabile, sui quali vogliamo continuare lungo la strada intrapresa”.

Incurante dei sondaggi, non particolarmente incoraggianti, Appendino insiste sulla linea della continuità rispetto ai cinque anni di amministrazione: “Abbiamo davanti un mese – aggiunge la sindaca – nel quale il mio auspicio è che si possa dibattere dei temi. Sono molto contenta di Valentina Sganga, che sta portando avanti con coraggio i temi che noi in questi cinque anni abbiamo messo al centro dell’amministrazione: diritti, ambiente, mobilità, innovazione e sociale. Io sarò al suo fianco e mi impegnerò da un lato per cercare di dare continuità a quanto fatto, dall’altro per lanciare un progetto legato ai tantissimi fondi che arriveranno”.

Sullo sfondo, ma neanche tanto, c’è il nuovo corso del M5s e, soprattutto, i nuovi assetti interni. “Giuseppe Conte ci ha sempre seguito e tiene a Torino, come a tante altre città che stanno andando al voto. Verrà qui in una data in via di definizione, in una città che conosce perché tutto il progetto che riguarda l’area di crisi, quindi i poli dell’aerospazio e della manifattura, nascono con il suo Governo e così la Metro 2 e l’intelligenza artificiale”, rivendica Appendino. In verità, tutto è fermo o quasi, così come per la seconda linea di metropolitana manca ancora il progetto definitivo. Ma ora è tempo di propaganda. “Nella sua nuova veste di presidente del Movimento Conte certamente ci darà una mano in questa campagna elettorale”.

E proprio Conte ha ufficializzato le date del suo tour a sostegno dei candidati pentastellati in vista delle amministrative. Si parte da Napoli dove Pd e M5s sono alleati sin dal primo turno al fianco di Gaetano Manfredi per poi spostarsi nelle regioni del Nord. Il 7 settembre sarà infatti in vari comuni al voto in Veneto, l’8 e il 9 in Lombardia, il 10 in Emilia Romagna, dove visiterà vari comuni che torneranno alle urne. In Piemonte approderà l’11 settembre con tappe a Torino, Pinerolo, Beinasco e Novara, il 12 in Liguria, il 15 in Toscana. Subito dopo tornerà al Sud.

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