Vino: Gavi +22% nei primi 8 mesi, 85% vendite all'estero

Balzo nell'imbottigliamento del Gavi docg: nei primi 8 mesi l'incremento è stato del 22% rispetto al 2020, +16% sul 2019. Sono dati diffusi dal Consorzio di tutela, a pochi giorni dalla vendemmia che partirà tra il 15 e il 20 settembre con buone prospettive, malgrado la lunga siccità estiva. Il secondo campionamento delle uve è avvenuto l'1 settembre, l'ultimo sarà l'8 settembre. "Dopo una primavera segnata dall'anticipo vegetativo e un germogliamento precoce della vite, le temperature piuttosto basse di maggio hanno rallentato lo sviluppo delle piante - commenta Davide Ferrarese, agrotecnico del Consorzio Tutela del Gavi. - Nonostante i mesi di giugno, luglio e agosto siano stati caratterizzati da una prolungata siccità, i vigneti in generale non stanno mostrando segni di stress. Al momento le condizioni sanitarie dell'uva sono molto buone, naturalmente sarà decisivo l'andamento meteo delle prossime due settimane ma si preannuncia una ottima annata" Sul piano commerciale l'export si è confermato trainante per il Gavi, con l'85% delle bottiglie vendute all'estero, soprattutto in Inghilterra, Stati Uniti, Germania e Russia. "Se il trend di crescita fino ad agosto dovesse essere confermata anche nei prossimi mesi ci porterebbe a raggiungere risultati da record. Non dobbiamo quindi perdere di vista la domanda e dobbiamo proseguire con una offerta calibrata e strategie mirate, come fatto finora: siamo stati, infatti, in grado di sbloccare con tempismo le riserve vendemmiali - in due fasi, proprio per rispondere alla ripresa delle attività e dei consumi - ed è così che dobbiamo continuare". Da pochi giorni sono state approvate modifiche al disciplinare: tra le novità la dicitura Gavi Docg del Comune che passa da raccomandazione a norma.

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