VERSO IL VOTO

La (s)quadra di Giaccone, dai civici ai radicali

Ha tessuto paziente la sua tela, ospitando nella sua lista candidati di Azione, Italia Viva e pure i seguaci della Bonino. È lui l'alleato più fedele di Lo Russo e punta a superare (di nuovo) i Moderati

Al confronto Giobbe passerebbe per una testa calda. Paziente tessitore della sua tela, Mario Giaccone è stato il primo a schierarsi con Stefano Lo Russo e da quel momento ha messo il suo progetto civico a servizio della causa. Una formazione liberale e riformista che ospita elementi di Italia Viva e Azione fino al radicale Silvio Viale, candidato in tandem con Patrizia De Grazia. È stata presentata questo pomeriggio la Lista Civica Lo Russo sindaco, senza fronzoli e paillettes. Cinque anni fa, alla prima uscita a Torino, ottenne il 4,1% ora l’obiettivo è tallonare i Moderati per diventare la seconda forza della coalizione? Giaccone si schermisce: “Non mi interessa parlare di posizioni nella coalizione, arrivare secondi o terzi dopo il Pd, ma la serietà del percorso, che noi abbiamo dimostrato con i fatti, scegliendo Lo Russo fin dall’inizio. Abbiamo fatto un percorso diverso rispetto ad altre componenti, speriamo che venga premiato”. Una stilettata nei confronti del suo principale antagonista, Mimmo Portas che mai come quest’anno si è mostrato riottoso a correre con il Pd trovando l’accordo solo in zona Cesarini. E se il leader dei Moderati ha annunciato allo Spiffero che si confermerà seconda forza del centrosinistra, Giaccone con un pizzico di perfidia sottolinea come il sorpasso, a Torino, sia già avvenuto alle scorse regionali quando lui conquistò il 4,2 per cento e i Moderati si fermarono al 3,7.

A capitanare la civica di Lo Russo c’è Elena Apollonio, rappresentante di Demos, tra i candidati che si contendono l’ingresso in Sala Rossa ci sono l’imprenditrice culturale Carola Messina, secondo alcuni papabile addirittura come vicesindaco, l’ex presidente dell’Ordine degli Architetti Marco Aimetti, l’ex consigliere regionale Valentina Caputo, Sara Milano e Davide Neku di Italia Viva, arrivati dopo l'accordo con i parlamentari Mauro Marino e Silvia Fregolent, Numinato Licari di Azione frutto del patto di ferro stretto con il coordinatore locale Claudio Lubatti, Maurizio Versaci che prova il salto dalla Circoscrizione 2, Paolo Chiavarino, ex assessore a Rivoli per molti anni consigliere a Torino, la madamin di complemento Chantal Balbo di Vinadio: imprenditrice e scrittrice, coautrice insieme a Giovanna Giordano (candidata nel centrodestra) del libro Esageruma. “All’interno di questo gruppo ci sono sensibilità diverse, ma se si vuole avere un peso – ha detto Giaccone – ritengo necessario aggregarsi fra forze che hanno una base valoriale comune”.

Un lavoro, quello del consigliere regionale chiampariniano, molto apprezzato dal candidato sindaco. “Giaccone – ha sottolineato Lo Russo – è artefice di un’impresa molto complicata ma di grande valore. Questa lista rappresenta un netto e chiaro smascheramento del bluff di Paolo Damilano, frutto di un’operazione politica studiata da Matteo Salvini e Giorgia Meloni per trovare un volto pulito da candidare. Un’operazione insidiosa perché Damilano ha una sua credibilità che può ingannare gli elettori ma la verità è che noi abbiamo coinvolto la vera componente civica di questa città, ci siamo aperti alla società e all’area riformista”. Poi Lo Russo torna a definire “fuffa politica” il progetto civico del suo avversario.

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