Furia azzurra

Dicono che... dopo l’abbandono di tutti i suoi compagni di partito, usciti dal gruppo di Forza Italia lasciandolo solo nell’azzurro mare in tempesta a Palazzo Rosso, Carmine Passalacqua sia diventato più irascibile di quanto già non fosse. Noto per aver invocato l’inferno per Sandro Pertini, Luigi Longo e Walter Audisio definendoli “vigliacchi”, ma anche per aver obiettato l’utilità di donazioni a favore di un ospice, perché “lì si va a morire”, l’ultimo baluardo forzista dopo la fuoriuscita di sei consiglieri su sette in seguito al cambio del coordinatore cittadino deciso da quello regionale Paolo Zangrillo, ne ha combinata un’altra. Arrabbiato, a quanto si dice per i panettoni in cemento messi attorno al monumento a Mafalda di Savoia, sarebbe entrato come una furia in uno degli uffici comunali prendendosela con una funzionaria con lo stesso stile delle precedenti performance. Così, mentre il Cardinale Azzurro Ugo Cavallera prosegue senza esito il suo pellegrinaggio delle sette chiese per trovare nuovi compagni di gruppo al solitario Passalacqua, lui nel frattempo pare abbia solo rimediato una querela per il suo atteggiamento assai poco nobile.

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