VERSO IL VOTO

Conte sogna: "Noi al ballottaggio, il Pd ci appoggerà" (non viceversa)

L'ex premier a Torino per sostenere la candidata sindaco del M5s Sganga. Con i dem "coltiviamo un dialogo continuo e costante ma qui non è stato possibile dar vita all'alleanza. E non per colpa nostra"

“Il progetto che noi presentiamo a Torino è concreto, solido, forte di una esperienza amministrativa importante perché la sindaca uscente ha fatto un buon lavoro. Credo sia una proposta molto competitiva”. Giuseppe Conte, oggi in riva al Po per sostenere la campagna elettorale della candidata sindaca Valentina Sganga, fa buon viso a cattivo gioco. Non è quello che aveva in animo, l’ex premier diventato capo del Movimento 5 stello: non è un mistero, infatti, che dopo aver perorato la causa dell’alleanza giallorossa sotto la Mole, attorno al nome del rettore del Politecnico Guido Saracco, sfumata questa ipotesi, ha molto insistito su Chiara Appendino perché rivedesse la sua decisione di non candidarsi per un secondo mandato a Palazzo civico. Ora l’avvocato di Volturara Appula è costretto a fare a pugni con la realtà e immaginando un (pressoché impossibile) passaggio al secondo turno evocare il sostegno di quell’alleato, il Pd, con il quale “coltiviamo un dialogo continuo e costante” anche se – ammette – “in alcune realtà territoriali questo non è stato possibile”, come a Torino. “A me personalmente dispiace che non ci sia stata la possibilità, e non lo imputo certo al Movimento 5 Stelle, di creare un progetto comune con obiettivi condivisi per questa città. C’è stato un irrigidimento da parte del Pd locale, ne prendiamo atto”.

Al mercato di corso Cincinnato, a fianco della giovane grillina, capogruppo uscente in Sala Rossa, Conte fantastica a uso di attivisti e fan: “Se andremo al ballottaggio, come credo, mi auguro che il Pd ci appoggi”, ha risposto ai giornalisti. Difficile che possa avvenire il contrario. “Non ci sono le condizioni in questo momento – ha aggiunto – per poter dire, dopo gli atteggiamenti assunti dal Partito democratico torinese, che noi appoggiamo il Pd a Torino”. “I cittadini – ha spiegato – non capirebbero. I cittadini comprendono concretezza e solidità della proposta politica, non apparentamenti così astratti”.

In mattinata Conte ha fatto tappa a Novara, altra città dove i 5 Stelle corrono da soli con il consigliere comunale uscente Mario Iacopo, e ha poi proseguito per Pinerolo. Domani toccherà altri tre centri dell’hinterland torinese: Beinasco, Nichelino e Carmagnola. In Piemonte il leader M5s ha difeso il reddito di cittadinanza, ha ribadito l’importanza degli enti locali “nel fronteggiare la pandemia"” ha chiesto la convocazione di un tavolo sulla vicenda Embraco. E ha chiarito la battuta di ieri sulla fatica della campagna elettorale dicendo: “Nessuna stanchezza, l’entusiasmo della gente è moltiplicatore di energie”.

Bagni di folla, selfie e abbracci di molti estimatori ma anche contestazioni per Conte, come a Porta Palazzo, dove l’ex premier è stato fischiato da alcuni No Green Pass, che hanno esposto lo striscione “Conte traditore, Torino non ti vuole”. Alla guida della protesta Marco Liccione, uno dei più attivi no Green pass di Torino. Altri urlano al loro indirizzo: “Non ci rappresentate” e inneggiano al leader M5s. Gli anti Conte si chiedono perché abbia cancellato la tappa torinese di questo pomeriggio in piazza Castello, sospettando che sia per evitare la manifestazione contro il green pass.

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