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Fumata nera sull'Egizio (e Crt)

Ancora nulla di fatto per la designazione del rappresentante della Regione nei due enti. Manca il quorum. All'ex spin doctor di Appendino El Sebaie non basta il sostegno dell'assessore Ricca. Al palo pure Rinaudo. Ma si rivota nel pomeriggio

La maggioranza di centrodestra vota in ordine sparso e in Consiglio regionale saltano le nomine al Museo Egizio e alla Fondazione Crt. È passata solo la designazione di Stefania Olivieri, nuovo membro nel cda dell’Enoteca regionale di Ovada e del Monferrato.

Non sono bastati gli estremi tentativi andati in scena ieri per far sì che si trovasse un accordo almeno nel principale partito della coalizione, quella Lega che si è presentata questa mattina in aula divisa. Per quanto riguarda l’Egizio, l’assessore alle Partecipate Fabrizio Ricca ha fatto di tutto per imporre Sherif El Sebaie, ex spin doctor di Chiara Appendino, poi finito nell’orbita della Lega proprio per il tramite di Ricca di cui ha condiviso posizioni e battaglie in Sala Rossa. Solo sei i voti ottenuti dallo studioso di origini egiziane: per convincere i colleghi, nella riunione di gruppo di ieri, Ricca avrebbe addirittura affermato che su El Sabaie c’era una precisa indicazione di Matteo Salvini in persona, ma a quanto pare in pochi ci hanno creduto. Su El Sabaie peserebbe anche il veto dei vertici del museo – a partire dalla presidente Evelina Christillin – gli stessi che già si erano opposti alla nomina dell'egittologo Francesco Tiradritti, proposta da Fratelli d'Italia.

L’opposizione si è compattata su Marzia Camarda, organizzatrice culturale, unica donna in lizza, cui però non sono bastate 14 preferenze per ottenere l’elezione. Il resto del centrodestra ha votato scheda bianca o annullato il voto, tenendo per ora coperto Antonio Mario Ferrero, ex presidente del Consiglio comunale di Asti, sostenuto dall’assessore Fabio Carosso e dal numero uno di Palazzo Lascaris Stefano Allasia.

Fumata nera anche per il Consiglio d’indirizzo di Fondazione Crt dove il parlamentino piemontese è chiamato a surrogare Anna Di Mascio, nominata nel cda di via XX Settembre. L’ex pm Antonio Rinaudo, attualmente consulente per gli affari giuridici dell’Unità di crisi della Regione, ha ottenuto solo 19 preferenze senza riuscire a raggiungere il quorum; 15 voti sono andati all’ex parlamentare leghista del Vco Valter Zanetta, gli stessi ottenuti da Alessandra Siviero, ex presidente della Fondazione per l’architettura, fortemente sponsorizzata dalla sindaca Chiara Appendino che la voleva già nelle votazioni precedenti, ma che avrebbe trovato sponde anche nelle opposizioni di centrosinistra.

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