POLITICA & GIUSTIZIA

Lista elettorale "manomessa", Molinari e Benvenuto a processo

Rinviato a giudizio lo stato maggiore della Lega in Piemonte per il caso Moncalieri. L'accusa è di falso per aver depennato un candidato dopo aver raccolto le firme a sostegno. Tempi lunghi: prima udienza a novembre 2022

Rinviato a giudizio per falso lo stato maggiore della Lega in Piemonte. Finiscono alla sbarra il numero uno regionale e capogruppo alla Camera Riccardo Molinari e il segretario provinciale torinese Alessandro Benvenuto, anche lui deputato, oltre a una terza figura legata al partito, Fabrizio Bruno. La vicenda risale alla vigilia delle elezioni amministrative del Comune di Moncalieri, nel 2020, ed è legata all’esclusione dalla lista di un ex esponente locale di Forza Italia, Stefano Zacà, che si è costituito parte civile con l’avvocato Fabio Ghiberti. In sostanza i vertici della Lega avrebbero imposto di depennare il candidato – a quanto pare in seguito alle rimostranze degli alleati di Forza Italia – dopo la raccolta delle firme, modificando la lista dopo aver raccolto le firme a supporto. Nei giorni immediatamente successivi sono stati i Radicali a presentare l'esposto che ha dato il là alle indagini. Il processo comincerà il 24 novembre del 2022.

L’avvocato difensore, Luca Gastini, a fine udienza ha sottolineato come il giudice, nel decreto con cui ha disposto il giudizio, abbia spiegato che “allo stato attuale del procedimento non vi sono prove certe di non colpevolezza” ed è quindi necessario il dibattimento in aula. Molinari si è allontanato da Palazzo di Giustizia senza rilasciare dichiarazioni. Poi l’avvocato Gastini entra nel merito: “È contestato un falso rispetto ad atti che non potevano avere rilevanza sulla candidatura”. “Il nome – aggiunge – non era contenuto nella lista. E non era stata presentata la sua dichiarazione di accettazione. Che il nome, negli atti separati, fosse barrato o meno, non avrebbe cambiato nulla”.

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