VERSO IL VOTO

Imbrattate sedi di Lo Russo e Damilano

Scritte sulle vetrate del comitato elettorale del candidato sindaco del centrosinistra e quella della lista civica del centrodestra. La Digos indaga sulla matrice politica dell'atto di vandalismo rivendicato con il simbolo della falce e martello del "nuovo Pci"

Raid a poche ore dal voto amministrativo. Nella notte sono state imbrattate la sede del comitato elettorale di Stefano Lo Russo, in corso Lione angolo piazza Delpiano, e quella di Torino Bellissima, la lista civica del concorrente di centrodestra Paolo Damilano, in via Morgari nel quartiere San Salvario. Sulle vetrate scritte rosse “No Tav, No green pass, no delocalizzazioni” e ancora “Lo Russo=Tav=mafia” accompagnate dal simbolo della falce e martello e di un fantomatico “nuovo Pci”, la stessa sigla che nei mesi scorsi aveva rivendicato i volantini contro i magistrati. All'imprenditore è stato indirizzato anche l'insulto "Capitalista di merda" vergato con vernice nera. “È stata una brutta sorpresa, ma è certo che non ci spaventano e non ci fermeranno – afferma il candidato sindaco del centrosinistra commentando l’atto vandalico –. Agiscono di notte, senza farsi vedere, a differenza loro siamo sempre disponibili al confronto con tutti. Proseguiamo la nostra campagna con la forza delle nostre idee, di giorno, nelle strade. Non sarà sicuramente un’azione del genere a bloccare la nostra politica sul territorio. Puliremo il vetro e andremo avanti più determinati di prima”. Sull’episodio sono in corso indagini della Digos.

“Imbrattare le sedi elettorali non ha nulla a che vedere con la politica. È semplicemente un gesto imbecille dettato da profondissima ignoranza. La mia solidarietà a Stefano Lo Russo e Paolo Damilano”, ha scritto sui social la sindaca Chiara Appendino. “Non sarà un gesto idiota e autoreferenziale a fermare il confronto tra idee”. Cosi', su Twitter, la candidata sindaca M5s-Verdi di Torino, Valentina Sganga, esprime “solidarietà a Stefano Lo Russo e Paolo Damilano, che questa mattina si sono trovati le sedi elettorali imbrattate da scritte vandaliche. Non si riesce ad essere civili nemmeno nelle ultime ore di campagna elettorale”, aggiunge con rammarico.

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