Uil: in calo del 16,5% evasione recuperata dai Comuni
11:44 Sabato 23 Ottobre 2021
Anche quest'anno rallenta la compartecipazione dei Comuni al contrasto all'evasione fiscale: le somme loro spettanti per la partecipazione all'attività di accertamento fiscale e contributivo per l'anno 2020 ammontano a 6,5 milioni di euro, in diminuzione del 16,5% rispetto all'anno precedente. I dati emergono dal rapporto del Servizio Lavoro, Coesione e Territorio della Uil che ha elaborato i dati del provvedimento del Ministero dell'Interno dell'8 ottobre 2021. Dal 2010, anno in cui fu introdotta la norma della compartecipazione dei Comuni al contrasto all'evasione fiscale, i Comuni hanno recuperato 123,3 milioni, frutto di segnalazioni "qualificate" all'Agenzia delle Entrate. Se si analizza l'andamento delle somme recuperate - spiega Ivana Veronese, Segretaria Confederale Uil - si è passati dai 1,1 milioni del primo anno (2010) ai quasi 3 milioni del 2011, transitando per gli 11 milioni del 2012 e ai 17,7 milioni del 2013. L'apice si è toccato nel 2014 con un incasso di 21,2 milioni, per poi rallentare e diminuire costantemente a partire dal 2015.
Lo scorso anno sono stati solo 279 i Comuni (il 3,6% del totale dei Comuni) che hanno partecipato con la loro attività al contrasto all'evasione a fronte dei 387 dell'anno precedente. A livello di singoli Comuni, San Giovanni in Persiceto (Bo), lo scorso anno, ha recuperato 912mila euro; segue la Città di Genova che ha incassato 473mila euro; Torino 404mila euro; Milano 350mila euro; Bologna 310mila euro; Prato 236mila euro; Brescia 225mila euro; Bergamo 188mila euro; Modena 185mila euro; Rimini 167mila euro. I dati che emergono dall'analisi - commenta Veronese - "sono alquanto deludenti, se si paragonano agli alti tassi di evasione fiscale e di irregolarità lavorativa nel nostro Paese, che secondo gli ultimi dati ammontano ad oltre 108 miliardi. I Comuni devono e possono fare molto in chiave antievasione non solo perché così si potrebbero recuperare risorse per ampliare i servizi ai cittadini o per abbassare le tasse a livello locale, ma anche perché sono i primi presidi sul territorio. Per questo riteniamo utile - aggiunge - rendere uniforme l'attività del processo di partecipazione dei Comuni su tutto il territorio nazionale".