POLITICA & AFFARI

Tutti alla corte di Furbizio, Palenzona fa (ancora) centro

Parterre de roi (destra e sinistra) ad ascoltare il camionista di Tortona al convegno sulla logistica. Da Bucci a Fornaro, da Crosetto a Fregolent passando per manager, grand commis e presidenti di Fondazioni (eccetto Quaglia della Crt con cui ha raffreddato i rapporti)

Prima, Seconda e (un assaggio di ) Terza Repubblica. C’era questo e tutta la maggioranza del Governo Draghi e ancor di più alla corte di Fabrizio Palenzona che, ancora una volta ha fatto centro. Se poi, vista una buona fetta del parterre (de roi) si dovrà aggiungere la maiuscola trasmutando in definizione politica l’ennesimo bersaglio raggiunto da Furbizio, nessuno si stupirebbe conoscendo le sue capacità di lunga navigazione.

E a un solcatore di mari con la stabilità di un transatlantico e la capacità (alla bisogna) di rapide immersioni degne di un sommergibile, quale miglior argomento per attrarre big e aspiranti tali della politica, nomi di peso del mondo delle fondazioni bancarie e stackeholder assortiti se non il Passaggio a Nord Ovest

Il convegno, organizzato da Slala, la fondazione per la logistica nata da un’idea di Palenzona ormai molti anni fa e oggi presieduta da Cesare Rossini, non ha certo animato tra gli invitati al napoleonico museo di Marengo il dubbio morettiano – Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente? – perché quando c’è Big Fabrizio si va. E se si può ci si fa notare. 

A ragionare come sviluppare vie di comunicazione, movimentare merci, rafforzare la logistica, privilegiare il ferro alla gomma o viceversa, spendere (possibilmente bene) i soldi del Pnrr, tra gli oltre trecento presenti personaggi della politica, nuova, vecchia e sempiterna. Come l’ex ministro, oggi sindaco di Imperia Claudio Scajola, il suo collega di Genova Marco Bucci (destinatario di un caloroso endorsement di Palenzona per una sua riconferma a Palazzo Tursi) con l’altro protagonista del miracolo del ponte, il governatore Giovanni Toti, collegato in videoconferenza.

Centrodestra, con il senatore totiano Massimo Berruti, il capogruppo della Lega a Montecitorio Riccardo Molinari e il senatore Paolo Ripamonti, oltre al sindaco padrone di casa Gianfranco Cuttica e agli assessori regionali Vittoria Poggio e Marco Gabusi a rappresentare in doppio Alberto Cirio in missione a Capo Verde.

A discutere, ma non di meno, ad ascoltare il Verbo ecumenico del “camionista di Tortona”, naturalmente il centrosinistra con il capogruppo di LeU alla Camera Federico Fornaro sostenitore di un rafforzamento del trasporto su ferro e contrario all'ipotesi di una nuova autostrada Albenga-Carcare-Predosa, uno dei temi del convegno. E poi il consigliere regionale Domenico Ravetti e, nel mezzo chissà se proprio a segnare quel possibile passaggio al centro, la renzianissima Silvia Fregolent. Maggioranza Draghi, pure allargata per far posto all’imponente figura di Guido Crosetto in veste non di fondatore di Fratelli d’Italia, bensì di presidente dell’associazione delle industrie della Difesa e dell’Aerospazio. Manager e grand commis, numeri uno delle fondazioni da Luciano Mariano per la Cr Alessandria, a Luciano Pasquale per la De Mari di Savona a Mario Sacco per la Cr Asti).

Non avvistato (ma forse neppure invitato, chissà..) Giovanni Quaglia, il presidente della Fondazione Crt con il quale, dicono, Palenzona abbia raffreddato parecchio i rapporti. Quelli con la Prima, la Seconda e in vista di una possibile Terza Repubblica, bastava vedere al convegno alessandrino, Furbizio continua a tenerli vivi facendo, come nessun altro, sempre centro.  

print_icon