ECONOMIA DOMESTICA

Il Made in Piemonte tira,
piace a Brasile e Cina

L'export regionale continua a crescere, anche rispetto al periodo pre-covid, e raggiunge nuovi mercati: +24,5% rispetto al 2020, +2,9% a confronto col 2019. A trainare sono ancora i mezzi di trasporto

Nei primi nove mesi del 2021 il valore delle esportazioni piemontesi si è attestato a 36,1 miliardi di euro, registrando un’espansione del 24,5% rispetto all’analogo intervallo del 2020,periodo in cui la flessione delle vendite oltre confine – causa Covid – era stata pesante.Anche confrontando, però, il risultato con quanto registrato a gennaio-settembre 2019, quando la pandemia non aveva ancora condizionato il commercio internazionale, la performance appare positiva (+2,9%).

Nel complesso dei primi nove mesi dell’anno, rispetto allo stesso periodo del 2020, si registra un marcato incremento dell’export per tutte le regioni italiane, a eccezione della Basilicata. I contributi positivi maggiori derivano dalle grandi regioni del Nord e dalla Toscana. Il Piemonte è la quarta regione esportatrice, con una quota del 9,6% sul totale nazionale, peso in netto aumento rispetto al 9,3% dell’analogo periodo del 2020. La distanza dalla Toscana, quinta con una quota del 9,4% dell’export nazionale, risulta, tuttavia, sempre più esigua. Tra le principali regioni esportatrici, la Lombardia (che incide per il 26,4% sul totale nazionale) ha segnato un incremento delle vendite all’estero del 21,3%, l’Emilia-Romagna e il Veneto sono cresciute del 18,7% e la Toscana del 22,4%.

Le esportazioni piemontesi crescono in tutti i settori di specializzazione. Il risultato migliore appartiene ai mezzi di trasporto che, grazie a un forte incremento della vendita di autoveicoli, componenti autoveicolari e prodotti aerospaziali, che ha vissuto un’espansione sul corrispondente periodo 2020 del 44,2%. Un’intensità analoga ha assunto l’aumento delle esportazioni del comparto dei metalli (+40,2%). Sempre a doppia a cifra, ma con un ritmo di poco inferiore alla media regionale, troviamo la crescita segnata dalla meccanica (+20,7%) e dalla chimica (+20,1%). Seguono la gomma/plastica e l’alimentare con incrementi delle vendite oltre confine pari rispettivamente a +18,7% e +16,3%. Il comparto tessile, gravemente penalizzato durante il 2020, evidenzia un’espansione più lieve (+3,2%) e risulta, inoltre, l’unico settore a mostrare ancora una flessione rispetto ai primi 9 mesi del 2019.

Le esportazioni verso i mercati comunitari sono aumentate del 23,5% rispetto ai primi 9 mesi del 2020 e del 3,9% rispetto all’analogo periodo del 2019. La Francia si conferma il primo partner per il Piemonte,con unaquota pari al 14% dell’export, e segna, nel periodo in esame, un incremento degli acquisti dalla regione del 18,7%. Aumenta – a un ritmo più elevato – l’export sul mercato tedesco (+26,1%),che assorbe circa il 13,9% delle nostre vendite oltre confine. Decisamente positive anche le variazioni registrate verso Spagna (+26,2%), Polonia (+21,5%),Belgio (+23,6%) e Paesi Bassi (+22,2%).

Anche se con un peso sull’export piemontese di poco superiore a un punto percentuale merita di essere evidenziata la prosecuzione del forte incremento delle esportazioni verso il mercato irlandese (+69,9%). La performance sui mercati extra Ue-27 è risultata ancora più intensa (+25,7%). Agli ottimi risultati evidenziati sul mercato statunitense (+27,7%) e su quello britannico (+21,8%) si associa il forte incremento evidenziato dalle vendite sul mercato cinese (+41,2%) e su quello brasiliano (+79,3%).

In particolare da un’analisi delle esportazioni piemontesi sul mercato cinese emerge come la performance dei primi 9 mesi 2021 sia imputabile principalmente alla crescita esponenziale della vendita in questo Paese di mezzi di trasporto.

A livello territoriale si rilevano performance positive per tutte le realtà provinciali. Astisegna lo sviluppo più elevato (+33,7%), pur mantenendo una quota ridotta delle esportazioni regionali (7,1%). Seguono il Vco e Torino con crescite rispettivamente pari a +32% e +30,5% sull’analogo periodo del 2020. Alessandria registra un +25,8%. Al di sotto della media regionale si collocano, invece, gli altri territori. In particolare, Cuneo (+20,2%),Vercelli (+16,6%) e Novara (+12,2%). La ripresa meno intensa caratterizza Biella (+9,7%), dove la crescita della produzione industriale nel settore tessile lascia immaginare un incremento anche delle vendite all’estero a partire dai prossimi trimestri.

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