Gavazza della Pampa

Dicono… che quella per l’Argentina, seconda patria di molti piemontesi, sia stata una vera folgorazione per Gianluca Gavazza, consigliere regionale della Lega e mancato sindaco della sua Torrazza dalla quale, per ora, non è mai volato a Buenos Aires. Ma si dice smanioso di farlo, vincendo pure la paura di salire su un aereo (e restarci per parecchie ore), dopo l’incontro – appena prima della pandemia – con i rappresentanti della Fapa, l’associazione dei piemontesi d’Argentina, che egli mette in cima alle soddisfazioni di questi due anni e mezzo nell’ufficio di presidenza di Palazzo Lascaris. In un video il maslè, come lo chiamano gli amici, si sdilinquisce al ricordo di quei corregionali “che parlano il dialetto meglio di noi”. E ammette di non veder l’ora – riconfermato o meno su uno degli scranni accanto a quello del compagni di partito Stefano Allasia – di partire per la Pampa. Nell’attesa prenderà lezioni di tango? 

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