Pnrr: Bussone (Uncem), governo eviti squilibri nel Paese

"Sul Pnrr stanno arrivando le conferme delle preoccupazioni che Uncem ha espresso nell'ultimo anno, sia al presidente Conte sia al suo successore Draghi e ai relativi Governi. Cioè la necessità, che oggi non si sta verificando, di superare delle sperequazioni territoriali reali, storiche e future nel Paese. Che non sono solo tra nord e sud dell'Italia, come qualcuno ideologicamente continua a credere. Sono sperequazioni tra aree urbane e montane, tra zone rurali e zone metropolitane. Sperequazioni che determinano disuguaglianze". Così in una nota Marco Bussone, presidente nazionale dell'Uncem, l'Unione nazionale Comuni e enti montani. "Il Pnrr avrebbe dovuto colmarle. Ma se per le graduatorie di bandi come la 'Rigenerazione urbana' si adotta l'effimero e non realistico 'Indice della vulnerabilità sociale e materiale', siamo punto a capo - aggiunge Bussone -. Le regioni del nord vengono fortemente penalizzate sugli investimenti e sulle strategie per vincere le sfide climatiche, pandemica, energetica, economiche. Dunque serve un cambio di passo e lo chiediamo al Governo, oltre che alle strutture che stanno scrivendo bandi e facendo graduatorie. Sia interne sia esterne ai Ministeri, se è vero che vi sarebbero consulenti di società pagati lautamente per scrivere bandi su temi che conoscono poco e male. Anche su questo, su quei 300 esperti che effettivamente ci sono, i Comuni chiedono un chiarimento". 

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