Quirinale: Furia (Pd), chi pensa FI cambiata ha preso abbaglio

"Chi pensa a Forza Italia come a un interlocutore positivo, da staccare dai 'sovranisti', ha preso un abbaglio. Questa Forza Italia non si è ancora emancipata da Berlusconi e non vedo come il moderatismo di quel mondo possa essere considerato compatibile con le ragioni del progressismo. Ora, nonostante questo giudizio su Berlusconi, è chiaro che dobbiamo decidere insieme il presidente della Repubblica. Ecco perché la Direzione Nazionale del Pd di oggi chiede alla destra di togliere dal tavolo i nomi più divisivi, per aprire una discussione vera, che verta su personalità diverse che potrebbero trovarci tutti d'accordo, nell'interesse del Paese". A dirlo il segretario regionale del Pd Piemonte, Paolo Furia, in occasione della Direzione Nazionale del partito. "Berlusconi - osserva Furia - dice che se Draghi sarà eletto presidente della Repubblica uscirà dalla maggioranza portandoci al voto anticipato. Intanto in Senato Forza Italia vota contro i tamponi nelle parafarmacie e la ministra Gelmini avalla il tentativo di proibire la cannabis light che, lo ricordo, non è una droga. Infine, stiamo verificando come Berlusconi rappresenti il massimo ostacolo per l'individuazione di una figura condivisa per la presidenza della Repubblica. Non solo, l'uomo si autocandida alla massima carica del Paese - accusa Furia - , cosa che già da sola fa vergognare, perché il presidente della Repubblica non è un leader scalpitante, ma una figura di garanzia, che non si autoimpone ma a cui viene chiesto". 

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