Pnrr, questo sconosciuto
13:36 Mercoledì 19 Gennaio 2022Secondo un'indagine demoscopica i torinesi sanno poco (e meno della media nazionale) del Piano che dirotterà sull'area metropolitana un bel pacchetto di soldi. In cima alle priorità la sanità. Mostrano scarsa attenzione alla "transizione ecologica"
Il 15% dei torinesi ha una conoscenza specifica del Pnrr e, di questi, solo il 2% afferma di averne una conoscenza approfondita, dato che fa di Torino una delle aree metropolitane italiane con la conoscenza meno approfondita del Piano con un valore inferiore alla media italiana (5%). È quanto emerge da una ricerca di Changes Unipol, elaborata da Ipsos, che ha analizzato conoscenza, interesse e fiducia nel Piano nazionale di ripresa e resilienza e nelle sue principali caratteristiche. L’indagine è stata realizzata presso un campione nazionale rappresentativo della popolazione di età 16-74 anni (rappresentativi di oltre 44 milioni di individui) e residenti nelle principali aree metropolitane (rappresentativi di oltre 13 milioni di individui) secondo genere, età, area geografica, ampiezza centro, titolo di studio, tenore di vita, professione e nucleo familiare. Sono state realizzate 1.720 interviste. Il 77% dei torinesi (dato leggermente superiore al 73% della media nazionale) che ha almeno sentito parlare del Piano ritiene che i fondi stanziati non saranno comunque sufficienti e, soprattutto, che serviranno altri fondi pubblici (58%, mentre la porzione dei torinesi che ritengono necessari anche fondi privati si attesta al 19%). Tra le 6 missioni del Pnrr, la Salute, ultima per fondi stanziati, è considerata prioritaria dai torinesi (35%) seguita da Inclusione e coesione sociale (23%) e Infrastrutture per una mobilità sostenibile (14%). Considerata meno prioritaria dai torinesi (5%) la “Rivoluzione verde e Transizione Ecologica”, nonostante sia prima per fondi stanziati.