Nato (e morto) in piazza Castello
 

Dicono che… in un primo tempo Alberto Cirio avesse addirittura pensato di mettere a disposizione della Nato lo storico palazzo della Regione Piemonte, in piazza Castello, ma poi – dopo un confronto con il suo dirimpettaio Stefano Lo Russo – ha convenuto che la posizione non fosse proprio l’ideale essendo il crocevia di cortei e manifestazioni di ogni colore, cui ultimamente si sono aggiunti pure i No Vax. Così al segretario generale della Difesa Luciano Portolano, oggi a Torino per ricevere David van Weel, tra i massimi dirigenti dell’agenzia militare atlantica, sono state proposti, almeno temporaneamente, in attesa che nasca la Città dell’Aerospazio, gli uffici delle Ogr per un acceleratore d’innovazione della Diana, una nuova struttura che sta prendendo corpo proprio in seno alla Nato e che avrà due uffici, uno in Europa (per cui si candida Torino) e uno in Nord America.

È comunque intenzione del governatore assicurare per la sede aulica di piazza Castello una prestigiosa collocazione. Il presidente non ha intenzione di venderla, piuttosto vorrebbe mettere l’immobile a reddito attraverso l’Invimit, un fondo del Mef, che gli assicurerà un anticipo cash del 30% del valore complessivo e il rimanente in quote del fondo stesso. Sperando di trasferirsi presto in cima al grattacielo.

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