TRASPORTI

Metro 2, bus elettrici e nuove linee:
Lo Russo batte cassa al Governo 

Missione romana del sindaco dal ministro Giovannini. Obiettivo: ottenere il miliardo necessario per dotare Torino della seconda tratta di metropolitana. Confermati i 221 milioni per il recupero della ex Torino-Ceres. Il tram 15 arriverà al Campus di Grugliasco

Una lobby trasversale di deputati e senatori torinesi, capitanata dal dem Davide Gariglio, ci sta lavorando da tempo, ora ne hanno parlato direttamente il ministro Enrico Giovannini e il sindaco  Stefano Lo Russo. È una corsa contro il tempo (e soprattutto contro le altre città interessate) quella che il primo cittadino sta compiendo per dirottare su Torino un miliardo di euro per la realizzazione del primo tratto della Metro 2 da Rebaudengo al Politecnico. Questa mattina, a Roma, Lo Russo ne ha discusso direttamente con il ministro alla Mobilità sostenibile cui ha illustrato le priorità della sua città. In cima ai desiderata enunciati, assieme agli assessori Chiara Foglietta (Trasporti e Innovazione) e Paolo Mazzoleni (Grandi infrastrutture), c’è proprio la seconda linea della metropolitana che partirà dalla zona Nord, come già stabilito dalla precedente amministrazione e che ha già goduto di un finanziamento di 828 milioni dal governo di Giuseppe Conte. Il miliardo aggiuntivo verrebbe pescato dal fondo nazionale di 3,7 miliardi sull’estensione della rete metropolitana previsto dal Governo Draghi con la Finanziaria 2022.

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Il ministro si è limitato a prendere atto della richiesta del sindaco, giunta peraltro dopo una serie di interlocuzioni informali con gli uffici tecnici del ministero. Il progetto definitivo, nelle mani di Infrato, dovrebbe essere consegnato entro un paio di settimane. Nei prossimi giorni è in programma un’interlocuzione con le altre città interessate al finanziamento statale – Roma, Napoli, Milano e Genova – dopodiché il Governo deciderà come ripartire i fondi.

Tra gli altri punti toccati durante l’incontro c’è la conferma dei 170 milioni per il rinnovo del parco mezzi su gomma per l’acquisto di autobus elettrici o a idrogeno; il finanziamento con 9,4 milioni del prolungamento della linea 15 che non andrà più all’ospedale Martini (come aveva previsto l’amministrazione Appendino) ma verrà prolungato fino al Campus scientifico di Grugliasco; il finanziamento di 35 milioni per il nuovo fabbricato mezzi della Linea 1 della metro e i circa 50 milioni sulla manutenzione della rete tranviaria torinese.

Sugli interventi infrastrutturali ferroviari sono stanziati 141 milioni per l’ammodernamento della rete dell’area metropolitana; quasi 67 milioni per le fermate della ferrovia metropolitana (San Paolo, Ferriera Buttigliera, San Luigi Orbassano e Grugliasco Le Gru) e altri 50 milioni per il completamento delle stazioni Dora e Zappata che entreranno in funzione nel 2025; la completa elettrificazione della linea Ivrea-Aosta con un investimento di 83,6 milioni; 66,58 milioni per la velocizzazione della linea ferroviaria Torino-Genova a cui il sindaco di Torino ha chiesto di aggiungere la linea per Savona.

Particolarmente significativo inoltre il finanziamento per 221 milioni del prolungamento della linea tranviaria 12 all’Allianz Stadium attraverso il recupero della trincea dell'ex ferrovia Torino-Ceres. Spiega il sindaco: “Nell’ambito della sistemazione viabilistica connessa a questo intervento abbiamo inoltre ribadito l’assoluta priorità della realizzazione del sottopasso di piazza Baldissera lungo l’asse della Spina sul modello di quello esistente in Piazza Statuto per il quale chiederemo apposito finanziamento ministeriale. Stessa priorità diamo al sottopasso in corrispondenza della rotonda Maroncelli in zona sud”.