GEOPOLITICA LOCALE

"Né con la Russia, né con la Nato". 
Il Pd si spacca ad Alessandria 

Il candidato sindaco Abonante e il consigliere regionale Ravetti partecipano alla manifestazione "ambigua" smentendo il partito. Si guarda alle elezioni comunali? Il segretario cittadino Antinucci: "Noi siamo con l'Ucraina, l'Europa e l'Occidente"

“Né con la Russia, né con la Nato”. Come allievi dei cattivi maestri di cui adeguano il sinistro e ambiguo slogan di quaranta e più anni fa – “Né con lo Stato, né con le Brigate Rosse” – i manifestanti scesi in piazza ad Alessandria contro la guerra in Ucraina sotto diverse sigle – dalla Cgil alla Uil, dalla Cisl dall’Anpi, passando per i circoli anarchici e altre associazioni – hanno incassato pure l’appoggio di alcuni esponenti del Pd, provocando una frattura all’interno del partito.

Non certo figure di secondo piano quelle che hanno agito in maniera contraria a quella decisa dal segretario cittadino del Pd Rapisardo Antinucci, il quale aveva annunciato la mancata presenza dei dem proprio per quella posizione ambigua e contraria alla Nato. Già, perché tra chi inneggiava “Né con la Russia, né con la Nato” c’era nientemeno che il candidato sindaco del Pd Giorgio Abonante e, con lui, pure il consigliere regionale Domenico Ravetti

“Si deve lavorare per la Pace, ma la nostra parte è quella dell’Ucraina, dell’Europa, della Nato. La Russia del dittatore Putin ha aggredito e invaso il libero stato dell’Ucraina. L’Ucraina è stata aggredita e invasa dalla Russi”, così il segretario del Pd alessandrino aveva motivo la mancata adesione ufficiale del partito alla manifestazione.

Una presa di posizione chiara e netta, evidentemente non condivisa dal candidato sindaco e dal consigliere regionale che certo non si sono trovati per caso tra i manifestanti- equidistanti tra chi ha aggredito un Paese e gli Stati dell’Alleanza Atlantica. Dimenticando pure il famoso ombrello sotto il quale Enrico Berlinguer disse di preferire di stare, Abonante e Ravetti, insieme a qualche altro dem.

“È stata una bella iniziativa. È stata utile. E chi non c'era aveva torto”, scrive Ravetti sulla sua pagina facebook. Un cortocircuito in casa democratica? Aveva ragione chi c’era (animato da nobile causa), ma aveva anche ragione chi quella manifestazione ha contrassegnato con quell’equiparazione della Nato alla Russia di Putin? O forse Abonante e altri dem hanno deciso di agire all’opposto di quanto deciso dal partito per non rompere legami utili in vista delle prossime elezioni comunali? 

“Sullo striscione che campeggiava sotto il palco si leggeva “No alla Russia, no alla Nato”, una insensata presa di posizione di neutralità tra gli aggressori e gli aggrediti”, il commento di Antinucci che rivendica “la decisione del Pd di non partecipare ad una manifestazione profondamente sbagliata”.

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