OBITUARY

Addio a Marocco, notaio del "Sistema Torino"

Nel suo studio sono stati redatti i principali atti della città, dalla nascita del World Political Forum alle società olimpiche. Compagno di studi di De Benedetti e Umberto Agnelli è stato nel board di Reale Assicurazioni, Exor e presidente della Fondazione Crt

È morto nelle scorse ore a Torino il notaio Antonio Maria Marocco. Aveva 88 anni, 46 dei quali dedicati alla professione. Compagno di studi a Giurisprudenza di Carlo De Benedetti e Umberto Agnelli, nella sua lunga carriera ha siglato oltre 64mila atti pubblici, tra cui quello della nascita del World Political Forum, quando dall’altra parte del tavolo c’era Michail Gorbaciov, delle Olimpiadi del 2006 e della istituzione di numerose istituzioni culturali piemontesi, come la Fondazione Museo Egizio, la Fondazione Torino Musei e il Consorzio per la valorizzazione della Reggia di Venaria. Protagonista della vita economica e sociale di Torino, tra i numerosi incarichi è stato consigliere di amministrazione di Reale Mutua Assicurazioni, di Ifil e di Exor, la holding della famiglia Agnelli, presidente dell’organismo di controllo di Unicredit Group e presidente della Fondazione Crt. Generoso mecenate del mondo della cultura, è stato anche presidente dell’Accademia Albertina e tra i fondatori del Castello di Rivoli, primo museo d’arte contemporanea d’Italia. Sposato a Gabriella Cerruti (della celebre famiglia delle rotative) poetessa e sorella di Giancarlo, ex presidente del Gruppo Sole 24Ore, la sua rete di potere arrivava fino in Vaticano attraverso l’allora segretario di Stato Tarcisio Bertone, suo coetaneo, che l’avrebbe voluto al vertice dello Ior.

Tra i primi a formulare iespressioni pubbliche di cordoglio è Piero Fassino, presidente della commissione Esteri della Camera ed ex sindaco: “Legato alla mia famiglia da profonda amicizia, ho vissuto da vicino il suo rigore professionale, la sua sensibilità umana, il suo amore per Torino, la sua generosità. Con dolorosa nostalgia e sincera gratitudine gli rivolgo in queste ore un ultimo saluto, stringendomi alla sua famiglia in un abbraccio affettuoso e solidale”.

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