Il pupo (Conte) e la secchiona (Appendino)

Dicono che… nell’attesa di un rientro da protagonista sulla scena politica, probabilmente da candidata al prossimo parlamento, da ieri per Chiara Appendino sia iniziata la carriera di preside. Anzi, di presidente della scuola di formazione politica del M5s presentata in pompa magna da Giuseppe Conte che ha voluto al suo fianco proprio l’ex sindaca di Torino. Più che una versione aggiornata delle Frattocchie comuniste pare un corso di recupero per una classe politica, quella grillina, che in questi anni non ha certo brillato per cultura e competenze. Il tratto severo della “secchiona”, come lei stessa si è sempre descritta, lo si nota scorrendo l’elenco dei docenti chiamati, già da questa mattina, a fare lezione: il debutto è infatti con il concittadino Gustavo Zagrebelsky, passando per il guru di Slowfood Carlin Petrini e il rettore da talk Tomaso Montanari. “Io sarò il primo alunno, parteciperò ai corsi e alle iniziative con sincero entusiasmo e sete di conoscenza”, ha affermato l’ex premier. E come facevano le maestre di un tempo, questa manifestazione di buona volontà va certamente premiata: magari non ci arriva ma s’impegna. Promosso per voto di consiglio che con quello delle urne la vicenda sarà un po’ più complicata.

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