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Iren, il "taglia prezzi" taglia pure gli utili

Nel primo trimestre dell'anno la multiutility fa segnare un incremento dei ricavi del 91% (2,18 miliardi), ma il risultato netto risente del contributo di solidarietà previsto dal Governo. Aumentano ancora gli investimenti. "Indicatori economici in crescita"

Iren, la multiutility del Nord Ovest, chiude il primo trimestre con risultati positivi e conferma la strategia di crescita “nonostante lo scenario energetico e di mercato”. Il margine operativo lordo è pari a 363 milioni di euro (+16,2% rispetto al 31 marzo 2021) e l’utile netto di gruppo attribuibile agli azionisti a 118 milioni (-1,7%). “Il risultato 2021 – spiega l’azienda – è influenzato da un one-off positivo non ripetibile di circa 12 milioni pre-tasse, mentre il risultato 2022 include l’impatto negativo del Contributo di solidarietà previsto dal decreto Taglia Prezzi stimato pari a 24 milioni. Escludendo gli effetti non ricorrenti su entrambi i periodi l’utile netto attribuibile agli azionisti sarebbe in crescita del 27,2%”. La frenata sugli utili fa tuttavia scivolare il titolo in Borsa, dove alle 14,30 perdeva il 4%.

I ricavi consolidati si attestano a 2,18 miliardi, in aumento del 91,8%, grazie soprattutto ai maggiori ricavi energetici, influenzati per circa 900 milioni dall’incremento dei prezzi delle commodities e per circa 28 milioni dall’effetto climatico e dai consumi. Contribuiscono anche, per 58 milioni, le attività di riqualificazione energetica e ristrutturazione degli edifici, favorite dalle agevolazioni fiscali (bonus facciate e superbonus 110%). L’indebitamento finanziario netto si attesta a 2,9 miliardi, in lieve incremento (+1,8%) rispetto al 31 dicembre 2021. Gli investimenti lordi pari a 378 milioni, in crescita di 2,3 volte rispetto al 31 marzo 2021, “sono stati quasi interamente coperti dall’ottimale gestione del capitale circolante netto”. I prossimi mesi – spiega Iren – saranno caratterizzati da un’accelerazione degli investimenti, attesi in forte crescita (+50%) rispetto al 2021.

“I risultati in crescita evidenziano la qualità dell’impianto strategico basato sulla transizione ecologica, la territorialità e la qualità del servizio. Anche a fronte di tali risultati, il Gruppo ha deciso di attivare una ulteriore misura in favore dei propri clienti, stanziando un bonus per il teleriscaldamento che ridurrà il costo delle bollette, evidenziando ancora una volta la grande attenzione di Iren verso il territorio e i cittadini” spiega Renato Boero, presidente di Iren. “Indicatori economici in crescita grazie alla strategia di sviluppo industriale, alla diversificazione dei business gestiti e alle misure di mitigazione attuate in questi mesi che hanno consentito di contrastare la volatilità dello scenario energetico. I risultati peraltro sono positivi nonostante incorporino la revisione a ribasso delle tariffe sui business regolati e l’impatto dei contributi richiesti dal Governo alle società del settore” sottolinea l’ad Gianni Vittorio Armani. “La capacità e la velocità del Gruppo nel realizzare gli investimenti previsti dal piano, che sono più che raddoppiati nel trimestre rispetto all’anno precedente, consentono di anticipare alcuni target come quello della capacita' rinnovabile. Siamo confidenti di traguardare già a fine anno metà del target fotovoltaico previsto per il 2026, raggiungendo 870 MW di capacità rinnovabile complessiva”.