POLVERE DI (5) STELLE

M5s "mette a repentaglio il Paese",
Di Maio sferza i suoi ex compagni

Non ci può essere una forza politica che dice "forse giovedì mi astengo: ci dicano se sono dentro o fuori”. Il ministro a muso duro contro Conte e 5 Stelle. Ammazza che evoluzione, il Forlani pentastellato non lo stacca più nessuno (dalla poltrona)

Il Movimento Cinquestelle sta “mettendo a repentaglio degli obiettivi che dobbiamo raggiungere per il Paese”. A lanciare l’atto d’accusa non è uno degli storici avversari dei grillini ma chi del M5s ne è stato fino a poco tempo fa addirittura il capo: Luigi Di Maio. Parlando con i giornalisti a margine di un incontro organizzato con le Camere di commercio di Chieti, Pescara e del Gran Sasso d’Italia il ministro degli Esteri non ha usato mezze parole per bollare come irresponsabile la posizione attuale dei suoi ex compagni di partito. “Il momento per il Paese è molto particolare perché imprese, famiglie, lavoratori, persone che non hanno lavoro, pensionati hanno bisogno di risposte. Noi come Paese abbiamo bisogno di stabilità perché dobbiamo portare a casa provvedimenti che fermano inflazione, che consentano alle famiglie di non perdere potere d’acquisto che consentano alle imprese di calmierare i prezzi dell’energia. Ci troviamo invece nell’ennesima fibrillazione di governo, ennesima crisi. Nella quale vi è una forza politica che sta generando instabilità e che sta sostanzialmente mettendo a repentaglio degli obiettivi che dobbiamo raggiungere per il Paese”, ha dichiarato.

“Far cadere il governo in questo momento significa mancare la battaglia del tetto massimo del gas, mandare in esercizio provvisorio il Paese, perché non riusciremo a fare la legge bilancio, significa bloccare il Paese, perdere i soldi del Pnrr e impedirci di fare i decreti legge che servono per quei provvedimenti che devono aiutare famiglie e imprese”, ha proseguito Di Maio. “Il governo è impegnato “al massimo sui tre fronti che sono i salari, la precarietà e il cuneo fiscale”, ha aggiunto il capo della Fernesina. Per Di Maio “anche gli incontri che stiamo avendo in questi giorni e che ci sono stati oggi con i sindacati sono molto importanti perché partono tre tavoli di lavoro su salario minimo, precarietà e cuneo fiscale che servono ad alleggerire gli effetti di questa crisi economica inedita sui cittadini italiani”. Però, ha aggiunto Di Maio in riferimento alle posizioni del M5s e al voto di fiducia sul decreto Aiuti previsto giovedì in Senato, “dobbiamo lavorare seriamente, e quindi non ci può essere forza politica che dice forse giovedì mi astengo, ci dicano se sono dentro o fuori”.

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