SANITÀ

Tortona, un pezzo di ospedale ai privati

Una gara per "appaltare" Riabilitazione, ambulatori e Pronto soccorso nella struttura che è stata il primo Covid Hospital del Piemonte. Una bando da 50 milioni per nove anni. Ma c'è il forte rischio che possa andare deserto - LA DELIBERA

Una parte dell’ospedale di Tortona gestito dai privati. Se ne parla da tempo, ma adesso dopo una lunga attesa e non pochi solleciti l’Asl di Alessandria ha predisposto gli atti per bandire la gara, con la speranza (ma anche i timori che già si manifestano da più di un addetto ai lavori) che non faccia la fine di altri bandi recenti andati deserti.

Per far fronte alle difficoltà della struttura che all’inizio della pandemia è stato il primo ospedale in Piemonte, ad essere totalmente dedicato al Covid, si cerca dunque l’aiuto della sanità privata. Nove anni di contratto, 49 milioni e mezzo il costo messo in conto: questi i numeri principali dell’operazione varata dall’azienda diretta da Luigi Vercellino che prevede di affidare ai privati il reparto di Recupero e Riabilitazione Funzionale  (una ventina di letti circa), gli ambulatori specialistici di Cardiologia, Neurologia, Allergologia, Pneumologia, Dermatologia, Gastroenterologia e Reumatologia, ma anche il Pronto Soccorso. Carenza di medici e difficoltà gestionali sono alla base di una decisione che, come detto, era nell’aria da tempo tra pareri favorevoli e contrari. Ora resterà da vedere se il ristretto ambito in cui è richiesto l’intervento del privato e l’assenza di specialità ad alta attrattività, come per esempio l’ortopedia, renderanno comunque “interessante” e, quindi, partecipata la gara, oppure si rischierà di vedere un altro bando nella sanità piemontese andare deserto.

Qui la delibera

print_icon