POLVERE DI (5) STELLE

Il Dadone è tratto, la ministra grillina vuole spedire il marito in Parlamento (al suo posto)

Passaggio di testimone in famiglia. La deputata cuneese bloccata al secondo mandato cederebbe lo scranno al consorte Haxhiu, balzato alle cronache per il fotomontaggio dello zompo a Draghi. La sua candidatura agita gli attivisti e imbarazza i vertici

Tra moglie e marito non mettere il dito, meglio il posto in Parlamento. Piedi sulla scrivania, ma lesto il passo, mica indietro però, appena un po’ di lato quel che basta, si dice per far posto al compagno di vita. Fabiana Dadone, ministra cuneese con posa da poliziesco americano e mossa italianissima da “tengo famiglia”, al momento della scissione dimaiana era data tra coloro pronti a seguire il titolare della Farnesina nello scisma pantastellato voltando le spalle a Giuseppe Conte. Invece, poi, lei è rimasta ferma a vedere quelli che partivano, restando fedele all’avvocato appulo. Votata alla nobile causa, nonostante l’insormontabile ostacolo del secondo mandato che le impedirà di essere ricandidata?

C’è chi aggrotta il sopracciglio e strizza l’occhio indicando il compagno della due volte ministra (alla Pubblica amministrazione ne Conte II alle Politiche giovanili nell’esecutivo Draghi), che proprio uno sconosciuto non è. Ergys Haxhiu, trentottenne albanese arrivato in Italia dal paese delle aquile, un anno fa passa il concorso per diventare vigile urbano a Dogliani, ma non è tanto la divisa ad accrescere la notorietà del consorte, quanto la sua, diciamo, vena artistica. Nel pieno della crisi di governo provocata dal capo in pochette, Haxhiu realizza un fotomontaggio piazzando il volto della consorte al posto di quella della contestatrice che, nel 2015, balzò sul tavolo della conferenza stampa cui partecipava Mario Draghi, all’epoca presidente della Bce. “Consiglio dei ministri ore 15 e 30”, la didascalia scritta da chi immaginava la compagna fare il balzo sul tavolo rotondo di Palazzo Chigi.

Dopo la fotografia di lei con le scarpe sulla scrivania, non è che ci si attendesse qualcosa di tanto diverso. Ma le sorprese della coppia non sarebbero finite. Raccontano, infatti, di una riunione assai carbonara, giovedì scorso, tra i pentastellati cuneesi dove sarebbe stato confermato quello che sembrava uno scherzo invece era piano, forse preparato da tempo: la discesa in campo di Haxhiu per le elezioni del 25 settembre. Una candidatura che va formalizzata entro le ore 14 di lunedì 8 agosto. Ferma la compagna davanti al segnale di divieto del terzo mandato piazzato da Beppe Grillo con gran scorno di Conte, scatterebbe il verde per il consorte, pronto a candidarsi al suo posto. Tutto liscio? Manco un po’ a dar conto ai rumors sulle reazioni, non proprio entusiastiche e neppure mestamente favorevoli, degli attivisti grillini locali e pure dei capataz regionali dell’ormai partito di Conte di fronte all’ipotesi del passaggio di seggio (semmai venisse conquistato) tutto in famiglia. 

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