SANITÀ

30mila aspettano di essere operati.
Liste di attesa, Torino maglia nera

A dispetto degli annunci negli ospedali del capoluogo i tempi restano troppo lunghi. Per un intervento chirurgico si arriva fino a quattro anni. La denuncia del medico e capogruppo in Comune Viale: "Necessaria strategia d'urgenza regionale"

A Torino ci sono circa 30 mila persone in attesa di un intervento chirurgico. A fornire il dato, il capogruppo della Lista Civica, Silvio Viale, che, con una interpellanza sulla “insostenibilità delle liste di attesa ginecologiche”, spiega, aveva chiesto di potere avere la situazione degli ospedali torinesi. “Dai dati aggregati – spiega Viale, medico ginecologo oltre che consigliere comunale – si evince che ci sono trentamila persone in lista di attesa per un intervento, delle quali 3.800 per interventi ginecologici. È chiaro che il dato dice poco se non lo si raffronta alla capacità chirurgica delle sedute operatorie”.

Viale aggiunge che “tralasciando i tumori e la situazione delle altre discipline, per cui non saprei i tempi di attesa, per le 4.327 cataratte della Città della Salute o i 1.081 interventi pediatrici del Regina Margherita, credo che la situazione per gli interventi ginecologici, esclusi i tumori, sia preoccupante, e meriti una strategia d’urgenza regionale”. Il consigliere evidenzia che “gli ospedali dell’Asl avrebbero tempi di attesa di un anno, con una lista di attesa di 470 donne e la capacità di eseguire 410 interventi all’anno, mentre il Mauriziano avrebbe tempi di attesa di due anni, con una lista di attesa di 245 donne e una capacità di 120 interventi all’anno, e il Sant’Anna addirittura tempi di attesa di 4 anni, con quasi 3 mila donne in lista di attesa e non più di 700 interventi eseguiti in un anno”.

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