CONCORDIA ISTITUZIONALE

Lo Russo orfano di Draghi: "Grazie per ciò che ha fatto"

Il sindaco di Torino non nasconde la "rabbia" per la caduta del governo e invita i suoi concittadini a leggere l'intervento del premier al Meeting di Comunione e liberazione: "Raramente mi sono sentito così rappresentato" - VIDEO

“Raramente da cittadino mi sono sentito così rappresentato”. A ventiquattro ore dall’intervento di Mario Draghi al Meeting di Comunione e liberazione, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo torna su quelle parole pronunciate da Rimini per ribadire la sua totale aderenza all’agenda (e anche al metodo) del premier. “Richiede qualche minuto, ma consiglio a tutti la lettura integrale del discorso di Draghi. E se penso che per colpa della smania di potere e l’invidia di Giuseppe Conte, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi andiamo a elezioni anticipate in un momento così difficile per il Paese, non posso che provare rabbia per le occasioni perse dall’Italia”.

Parole che arrivano nelle stesse ore in cui Chiara Appendino, candidata in tutto il Piemonte con il Movimento 5 stelle, difende la scelta del suo partito di staccare la spina all'attuale governo per andare a elezioni anticipate. Ancora una volta i due si ritrovano su fronti contrapposti dopo che le dinamiche nazionali sembravano volessero farli ritrovare sotto lo stesso tetto.

Lo Russo, che fin dal suo insediamento si è autodefinito “draghiano” prima ancora che lettiano, oggi è orfano del suo principale riferimento politico, quel Mario Draghi che all'inizio dell'anno ha garantito un miliardo di euro a Torino per il completamento del primo lotto della seconda linea di metropolitana: “Grazie Presidente Draghi per quello che è stato capace di fare e dimostrare. Lei ci rende orgogliosi di essere italiani” è la chiosa del primo cittadino, tra i promotori dell'appello a restare a Palazzo Chigi sottoscritto da oltre milleottocento fasce tricolori, quando la crisi è entrata nel vivo. Appendino, invece, torna a essere il volto fresco e presentabile di un partito momentaneamente solo e fuori da ogni schieramento.

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