L'agenda di Robin Hood

Nella foresta di Sherwood – Oggi, 9 settembre, alle ore 18 in Piazza Santa Giulia a Torino si svolgerà l’iniziativa elettorale di Unione Popolare: L’Agenda di Robin Hood” per la giustizia sociale e ambientale e per la pace. Saranno presenti Maurizio Acerbo (segretario nazionale di Rifondazione Comunista), Angelo d’Orsi (capolista alla Camera), Elisabetta Forni (candidata alla Camera uninominale), Terry Silvestrini (candidata al Senato) e gli altri candidati di Unione Popolare nei collegi di Torino e provincia.

Il voto operaio –  “Oggi sarò a Torino, prima in piazza Santa Giulia, alle ore 18, con Angelo d’Orsi e altre candidate/i dell’Unione Popolare con de Magistris per raccontare la nostra agenda Robin Hood, più tasse ai ricchi che votano Pd e destra”. Lo afferma Maurizio Acerbo - segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea e candidato in Toscana e Abruzzo per l’Unione Popolare con de Magistris. “Questa sera parteciperò, nel capoluogo piemontese, alla festa della Fiom- Cgil ad un dibattito avente come tema Quali proposte per il lavoro. Noi di proposte ne abbiamo molte, tanto radicali quanto realizzabili e in grado di riportare chi lavora come chi un'occupazione dignitosa non riesce a trovarla, al centro della vita politica e sociale. Riduzione a 32 ore dell’orario di lavoro a parità di salario, pensione a 60 anni, salario orario minimo garantito a 10 euro l’ora, abrogazione del jobs act sono le proposte di Unione Popolare. Mi confronterò con gli altri interlocutori politici presenti con rispetto e curiosità, ma una cosa dirò con nettezza: gli operai fanno bene a non votare per il Pd e la sua coalizione che per anni li hanno traditi facendo quello che non era riuscita a fare la destra”.

Sport diritto Costituzionale – “Eravamo arrivati a un passo dall’ingresso dello sport in Costituzione. Lo scioglimento delle Camere lo ha impedito e tutti sappiamo di chi è la responsabilità politica, ma torneremo alla carica per sancire la specifica definizione di un diritto – quello allo sport – per tutte e per tutti”. Non si dà per vinto l'ex ct della Nazionale di volley Mauro Berruto, oggi candidato a Torino con il Pd. E parlando di Sport, tema di cui si occupa nella segreteria del partito di Enrico Letta lo definisce “un diritto che significa concretamente educazione, inclusione, benessere psicofisico. Come spiega il programma del Partito democratico, occorre un cambio di paradigma: devono essere le politiche pubbliche a prendere in carico lo sport italiano. Vogliamo un diritto d’accesso per tutte e per tutti, nessuno escluso, per promuovere sport e cultura del movimento che, dal bambino all’anziano, migliorano la qualità della vita. E vogliamo creare un ecosistema in grado di permettere di investire di più e meglio sullo sport così da generare un risparmio al sistema sanitario nazionale pubblico”. Poi Berruto prosegue: “Sono orgoglioso del fatto che il Pd non abbia, al contrario della quasi totalità dei competitori elettorali, un cognome nel suo simbolo. Il Pd è il partito del noi, dell’intelligenza collettiva. Tanti elettori indecisi credo si siano accorti che tra i democratici e progressisti il noi vale più dell’io. In questo senso, come dissi appena arrivato in segreteria quasi un anno e mezzo fa, abbiamo imparato il grande valore, in una squadra, del passare la palla”.

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