VERSO IL VOTO

La Lega invoca la pace (fiscale)

Sono in arrivo sette milioni di cartelle esattoriali, 200mila solo in Piemonte. Salvini e Molinari chiedono una moratoria: rottamazione e saldo a stralcio. "Con una guerra e una pandemia ancora in corso è doveroso aiutare imprese e famiglie"

Sono in partenza sette milioni di cartelle esattoriali, quattro milioni entro la fine dell’anno, di cui 200mila in Piemonte. Un “assalto” del Fisco alle imprese e famiglie che porta Matteo Salvini a invocare una “pace fiscale” che possa dare respiro al Paese. A chiedere il blocco dei pagamenti delle famigerate buste verdi sono tutti i luogotenenti regionali del Capitano, a cominciare dal numero uno della Lega piemontese Riccardo Molinari.

“Svuoteranno le tasche in un momento storico già emergenziale dopo una pandemia, con una guerra in corso e i prezzi delle bollette alle stelle – spiega il deputato alessandrino, capogruppo del partito alla Camera –. In queste condizioni gravose, l’unica soluzione di buon senso sarebbe la pace fiscale, rottamazione e saldo a stralcio. In questo modo lo Stato incasserebbe miliardi di euro che altrimenti non potrebbe mai recuperare. Un giusto accordo per tutti i piemontesi onesti che, dovendo magari pagare piccole somme diventate enormi negli anni tra interessi e sanzioni, troverebbero il giusto accordo con l’Agenzia delle Entrate, senza esserne più perseguitati”.

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