L'Italia vira a destra. Meloni al 26, Lega sotto il 10, tracollo del Pd
23:08 Domenica 25 Settembre 2022Proiezioni ed exit poll confermano le previsioni della vigilia. FdI trascina la coalizione al 43%. Centrosinistra distaccato di 14-15 punti. Il Pd al 18% mette nei guai Letta. Molto male Salvini. Buona performance del M5s. - IN AGGIORNAMENTO
L’Italia svolta a destra. FdI è il primo partito, con oltre il 25% dei voti. Il centrodestra ottiene una maggioranza netta (intorno al 44%) nel nuovo Parlamento. Il centrosinistra si ferma il 26,6% dei voti, A dati consolidati, Giorgia Meloni arriva nel quartier generale di Fratelli d’Italia a raccogliere l’ovazione di dirigenti e supporter: “Dagli italiani arriva un’indicazione chiara per un governo di centrodestra a guida FdI”. Verosimilmente sarà lei che riceverà l’incarico da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella di dar vita al nuovo esecutivo. Il Pd si attesta sotto il 20%, il Movimento 5 Stelle supera il 14%, il Terzo Polo ottiene un consenso intorno all’8%, Italexit si ferma a 1,99%.
Un disastro. La prima proiezione, confermata dalla seconda, sul Senato di Swg per La 7 che vede ferma la Lega all’8,70% è una scossa violenta che fa tremare via Bellerio. Lì Matteo Salvini e lo stato maggiore della Lega stanno aspettando i dati e quelli che non sono più exit poll, ma dati reali anticipano (con tutte le riserve dell’esiguità dei seggi scrutinati) quello che potrebbe essere una débâcle, più dura del peggior scenario ipotizzato. Non meno pesante la mazzata per il Partito democratico che, sempre secondo le prime due proiezioni si ferma al 18,30%, inseguito anzi tallonato dal M5s accredidato al 16,6%. Insomma, si annunciano guai anche per Enrico Letta.
Restare sotto la soglia, non certo solo psicologica, del 10 per cento per il partito già doppiato da quello di Giorgia Meloni, se confermata per la Lega avrebbe conseguenze a dir poco pesanti. Rovinose per il leader con un dato che si ferma a poco più dell’8. Tutte da vedere quelle per l’alleanza del centrodestra anche se la stessa proiezione vede salire Fratelli d’Italia al 26 e Forza Italia tallonare Salvini dal 7,9% e Noi Moderati all’1.
Sempre con la premessa della parzialità di una prima proiezione, il quadro che emerge ad ora è quello di una caduta rovinosa per quello che nel 2018 era ampiamente il primo della coalizione e che mantenne la stessa grande distanza dagli alleati alle regionali del Piemonte. E proprio guardando al Nord, se il dato dovesse essere confermato, difficilmente nei territori dove la Lega ha da sempre il suo bacino elettorale potrebbe superare il 10%, considerando il tradizionale risultato più basso nel Centro-Sud.
Un trend negativo, per usare un eufemismo, che probabilmente in via Bellerio ancor prima che arrivasse la scossa, era stato “annusato” anche dallo stesso Capitano. Suo il primo tweet dopo la chiusura dei seggi: “Centrodestra in netto vantaggio si a alla Camera sia al Senato. Sarà una lunga notte, ma già ora voglio dirvi grazie”. Poi un cuore e un avambraccio forzuto. Ma la forza della Lega è il fantasma rispetto a quella di cinque anni fa. Per il Capitano, con questi numeri, non è difficile immaginare una leadership assai meno solida rispetto a quanto lo fosse fino ieri. A cascata le conseguenze non solo più del raddoppio, ma addirittura del triplete dei Fratelli sulla Lega, non tarderanno ad arrivare anche nelle amministrazioni locali e regionali, incominciando magari proprio dal Piemonte
Secondo il primo exit poll del Consorzio Opinio Italia per la Rai al Senato la coalizione di centrodestra è avanti al 41-45%, mentre la coalizione di centrosinistra è al 25,5-29,5% e M5s è al 13,5-17,5%. Azione-Italia Viva è al 6,5-8,5%, Italexit per l’Italia 0,5-2,5%, altri 4-6%. In base al primo Instant poll di Quorum/Youtrend alla Camera a FdI andrebbero 110 seggi, al Pd 77, alla Lega 66. Al Movimento 5 Stelle sarebbero assegnati 47 seggi, a Forza Italia 46, ad Azione 19.
Molto ampia la forbice dei voti ottenuti dalla Lega, che viene stimata tra un certamente deludente 8,5 % e un 12,5%, risultato che forse eviterebbe a Matteo Salvini problemi interni al partito. Da segnalare la probabile esclusione di +Europa, assestato attorno al 2,5%, quindi sotto la soglia di sbarramento, e il rande del terzo Polo tra il 6,5 e 8,5%.
Fratelli d'Italia: 22-26
Lega: 8,5-12,5
Forza Italia: 6-8
Noi moderati: (Lupi) 0,5-2,5
Totale centrodestra: 41-45 per cento
Pd: 17-21
Sinistra Verdi: 3-5
+Europa: 2,5-4,5
Di Maio: 0-2
Totale centrosinistra: 25,5-29,5
M5s: 13,5-17,5
Azione: 6,5-8,5
Italexit: 0,5-2,5
I primi trend poll di Swg per il Tg La7 danno il centrodestra in una forchetta tra il 43 e il 47%, il centrosinistra 25 e il 29%. Nel dettaglio:
Fratelli d’Italia: 23-27%
Lega: 9.5%-13.5%
Forza Italia: 6-8%
Partito democratico: 18-22%
Movimento Cinque Stelle: 13.5-17.5%
Azione/Italia Viva: 6-8%
Verdi / Sinistra: 3-4%
+Europa: 2-3%
Unione popolare: 0.5-1.5%
Italexit: 2-3%
Noi Moderati: 1-2%
Impegno Civico: 0.5-1.5%