Il bando lampo per il cocco della Purchia
Oscar Serra 16:49 Martedì 27 Settembre 2022Mulè nuovo direttore generale in Città Metropolitana di Torino. La selezione è stata aperta il 14 settembre e chiusa il 19. Così finalmente trova un posto anche il fedelissimo dell'assessora alla Cultura, dopo le resistenze sulla sua designazione a soprintendente del Regio
E poi dicono che gli enti pubblici sono troppo lenti. Nella Città Metropolitana di Torino sono bastati cinque giorni per individuare il nuovo direttore generale. Il bando è stato pubblicato il 14 settembre e chiuso il 19: in mezzo c’erano pure il sabato e la domenica. E per evitare che in troppi si chiedessero il perché e il percome di questa nomina lampo, la notizia è stata diffusa ieri mentre i più erano un po’ distratti dalle elezioni politiche. Certo, a pensar male si fa peccato ma in fondo difficilmente ci si sbaglia, soprattutto se il beneficiario di cotanta designazione è un nome che nei palazzi del potere torinese circola ormai da un po’. Da quando cioè Stefano Lo Russo è diventato primo cittadino. A vincere la selezione pubblica è stato, infatti, Guido Mulè, classe 1965, una laurea in giurisprudenza e un curriculum zeppo di incarichi tra Fincantieri le aziende della galassia Finmeccanica e Alenia Aermacchi.
Da luglio 2015 a giugno 2016 è stato direttore del personale del Teatro di San Carlo di Napoli ed è lì che ha conosciuto Rosanna Purchia, allora soprintendente dell’ente partenopeo. È stata proprio lei a volerlo con sé quando, un lustro più tardi, si è trasferita a Torino per rimettere in sesto un disastrato Teatro Regio: subito dopo la sua nomina, Purchia designa Mulè come direttore generale e quando Lo Russo la chiama in giunta per occuparsi di Cultura e Grandi eventi lei fa di tutto perché le chiavi del Regio finiscano proprio nelle mani di Mulè. La resistenza dei lavoratori, delle fondazioni e pure un po’ della Regione convinsero Lo Russo e Purchia a compiere un passo indietro. “Ho un sacco di proposte dal privato non rimango dove non mi vogliono” aveva dichiarato stizzito Mulè in quei giorni concitati, quando la sua nomina iniziò a traballare. Cinque mesi dopo la nomina-lampo in Città Metropolitana.