ASSISTENZA

Cure domiciliari, scontro sui fondi

Polemica rovente in Regione Piemonte tra la consigliera dem Canalis e l'assessore alle politiche socio-sanitarie Marrone (FdI). "La Giunta Cirio ha ridotto le risorse per Torino, uno scempio". La replica: "Tutto falso abbiamo messo ancora più soldi"

“Uno scempio!”, tuona dai banchi del Pd la consigliera regionale Monica Canalis. “Tutto falso, nessun taglio, se non nella testa del Partito Democratico”, ribatte l’assessore al Welfare Maurizio Marrone di Fratelli d’Italia

Oggetto della contesa al calor bianco tra maggioranza e opposizione sono i fondi regionali per le cure domiciliari nella città di Torino. Sull’annosa questione, non nuova al dibattuto politico, Canalis interviene sparando ad alzo zero sulla giunta di Alberto Cirio: “In modo del tutto silenzioso e non condiviso, si potrebbe dire alla chetichella, nella variazione di bilancio approvata la scorsa settimana la giunta ha stornato 4,3 milioni di euro dal Fondo regionale di coesione sociale, quello che finanzia gli assegni di cura della città di Torino”, denuncia la consigliera piddina elencando il calo di stanziamenti che dai 55 milioni del 2019 è passato ai 53 dell’anno dopo, per arrivare a 50 nel 2021 e, addirittura precipitando al 45 per l’anno in corso”.

Canalis mette nel mirino l’assessore: “Da Marrone, che tra l’altro è torinese, ci saremmo aspettati una difesa della spesa storica per la non autosufficienza a Torino, città nella quale nel 2003 è nata la sperimentazione di assistenza sociale e sanitaria a domicilio, poi replicata nelle altre Asl della Regione”.

Da un punto di vista strettamente contabile in realtà i fondi a disposizione dei cittadini sono aumentati: per la prima volta, infatti, la giunta regionale ha deciso di implementare le risorse proprie per le non autosufficienze con quelle europee, sfruttando il Fondo sociale europeo. Il totale fa 90 milioni, un quarto in più rispetto al massimo stanziato dalla giunta di centrosinistra che si fermò a 65 milioni. Tanto basta a Marrone per affermare che “Canalis non capisce bilanci e delibere”. Di più: i soldi risparmiati dal bilancio regionale, circa 5 milioni, sono finiti ad alimentare altri capitoli legati al Welfare tra cui quello sull'invecchiamento attivo. Ed è proprio in questo ambito che verrà approvata in legislativa la proposta di legge sulle Palestre della salute di Daniele Valle, che peraltro è dello stesso partito di Canalis. 

L’assessore aggiunge che “a fronte dei fondi europei aggiuntivi, già formalmente deliberati dalla giunta a giugno, anche se Canalis persevera a definirli incerti, per i voucher di assistenza domiciliare direttamente nelle tasche di chi ha bisogno, abbiamo usato appena 4 milioni per finanziare fondamentali politiche sociali lasciate sul lastrico dal centrosinistra, come l’invecchiamento attivo, i progetti di vita indipendente per i disabili gravi, i pacchi alimentari per gli indigenti, il sostegno al terzo settore che prende in carico i cronici sul territorio”. Insomma, per Marrone “tutto resta quindi nel welfare, su questi capitoli fondamentali per i piemontesi più fragili, che evidentemente non interessano al Pd”. 

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