FISCO & SANITÀ

Flat Tax, l'autogol del Governo: un assist ai medici gettonisti

Con la tassa piatta per le partite Iva, un dipendente paga il triplo di tasse rispetto a un collega delle cooperative. De Iaco (Simeu): "Così resteranno in forza alle Asl solo pazzi masochisti". Rivetti (Anaao): "Provvedimento folle, se ne andranno tutti"

“Con la flat tax fino a 85mila euro, un medico gettonista che lavora in pronto soccorso pagherà 12mila 750 euro l’anno di tasse, mentre un suo collega dipendente con un reddito lordo di 85mila euro pagherà tre volte tanto: 36mila 550”.  Il raffronto che circola nelle chat dei medici in queste ore accende i riflettori, ma ancor più i campanelli d’allarme, su una decisione del Governo che potrebbe rapidamente peggiorare una situazione già drammatica da mesi sul fronte dell’emergenza-urgenza ospedaliera.

“Se le cose stanno davvero così – premette in attesa di approfondire la questione, Fabio De Iaco, presidente della Società italiana di Emergenza-Urgenza – ci si chiede chi possa ancora lavorare nel Servizio sanitario nazionale se non dei matti e masochisti”. Con sempre più Pronto Soccorso affidati ormai ai medici della cooperative, come attesta la situazione in Piemonte dove ormai praticamente in ogni ospedale aumenta di settimana in settimana la presenza di camici bianchi gettonisti, questo enorme divario fiscale non potrà che accentuare il già preoccupante esodo di professionisti da Asl e Aso per andare a lavorare, magari nello stesso reparto, ma in forza alle cooperative.

Cooperative di cui, per usare le parole dell’assessore alla Sanità Luigi Icardi, “ormai siamo sempre più ostaggio, con spese esorbitanti”. Costi altissimi a fronte, non di rado, di professionisti senza la specializzazione invece richiesta obbligatoriamente ai dipendenti. “La flat tax aumenta rende ancora più attrattivo il lavoro da libero professionista. Se già ora il 4% dei medici decide di licenziarsi – avverte Chiara Rivetti, segretario regionale dei medici ospedalieri  Anaao-Assomed –  con la flat tax fino ad 85mila euro se ne andranno tutti o quasi, per lavorare per a gettone per meno ore e con turni meno disagevoli”.

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