VIABILITA' IN GRANDA

Gancia inciampa sulla stessa strada

Ancora una volta sono i francesi ad aver consentito il transito al Colle dell’Agnello. Provincia di Cuneo inerte. Un’altra figuraccia nei confronti dei cugini d’Oltralpe

La Provincia di Cuneo è recidiva. Nelle figuracce sulla viabilità. E con l’ente, di conseguenza, la brutta figura la fanno anche i suoi vertici a partire dalla presidente, Gianna Gancia. La leghista narzolina forse non sa che stamane il Colle dell’Agnello, valico a 2742 metri di altitudine che unisce la Val Varaita al Queiras, in Francia, è stato reso transitabile dopo le 10 solo grazie all’intervento di uno spartineve-spargisale inviato dall’Equipement Hautes Alpes che ha pulito la strada per quasi 6 km anche sul versante italiano. Pochi centimetri di neve, ma soprattutto un fastidioso strato di ghiaccio, l’avevano resa impercorribile. E i mezzi antineve della Provincia, per la seconda volta in sei settimane, non erano disponibili. Conseguenze: alle 9 erano già cinque le auto di traverso a quota 2300, fortunatamente senza danni. Il ghiaccio era tale da non permettere neppure di salire a piedi. Sono intervenuti i carabinieri e la strada è rimasta chiusa in attesa dell’intervento francese. Il lavoro dello spartineve  è stato fortunatamente completato dal sole, che verso mezzogiorno è ricomparso, ma la temperatura è rimasta comunque sottozero nella parte alta.

 

Era accaduta una vicenda quasi identica il 2 settembre quando una nevicata non imprevedibile aveva bloccato il passo proprio in un giorno di rientro dalle ferie estive. E l’Equipement Hautes Alpes era intervenuto. Oggi era l’ultimo giorno di apertura programmata del valico stagionale dell’Agnello, coincidente con la fiera d’autunno a Guillestre, in Francia, appuntamento del terzo lunedì d’ottobre molto popolare nelle vallate cuneesi. La Provincia, come al solito, si è limitata alle parole, con l’apposizione di un poco costoso cartello: “Strada chiusa in caso di neve o gelo”, c’è scritto. Sottinteso: “E della fiera e di chi ci vuole andare chi se ne frega”. Così i cugini d’oltralpe, più interessati, sono intervenuti con fresa e sale. Pare che fosse stato concordato, ma la figuraccia non migliora. “Chi ha messo il sale?”, è stato chiesto ad un cantoniere di passaggio, a mezzogiorno, all’inizio della strada: “Non lo so”, ha risposto con discrezione. Ecco, meglio non saperlo. Altrimenti si rischia ancora una volta il commento-tormentone di Emilio Fede: "Che figura di m....".