WELFARE

Assegno unico a 5 milioni di famiglie

Da marzo a ottobre lo Stato ha erogato oltre 10 miliardi per quella che è la più significativa misura di sostegno pubblico alla genitorialità. Si va da 50 a 175 euro al mese per ogni figlio a carico a seconda dell'Isee. E Meloni punta a potenziarlo

Tra marzo e ottobre di quest’anno l’Inps ha erogato alle famiglie per l’assegno unico 10,3 miliardi di euro per 9,4 milioni di figli. Lo rileva l’Inps spiegando che la spesa relativa ai nuclei non percettori di reddito di cittadinanza risulta pari a 9,8 miliardi per una platea di circa 5,6 milioni di richiedenti e 8,9 milioni di figli beneficiari di almeno una mensilità. Gli importi medi mensili sono pari a 233 euro per richiedente e 145 euro per figlio. I nuclei percettori di reddito di cittadinanza con almeno una mensilità della prestazione integrata dell’assegno sono 486mila per circa 823mila figli.

Si tratta di una delle più significative misure messe in campo del passato governo per sostenere la genitorialità e che la premier Giorgia Meloni ha deciso di potenziare ulteriormente. Palazzo Chigi ha spiegato che nel 2023 sarà aumentato del 50 percento, e che questa maggiorazione varrà per tuttiper il primo anno di vita del bambino. È inoltre prevista una maggiorazione del 50 percento per le famiglie con 3 o più figli per tre anni, ma quest’ultima è valida solo per i nuclei con Isee fino a40mila euro. Al momento, per ciascun figlio minorenne o con disabilità (senza limiti d’età in questo caso) è previsto un importo di 175 euro mensili per un Isee fino a 15mila euro. La somma si riduce gradualmente per livelli di Isee superiori fino a raggiungere quota50 euro in corrispondenza di un Isee di 40mila euro, mentre rimane costante per chi supera questo tetto

La media mensile delle famiglie beneficiarie è stata di 5.261.827 per 8.420.799 di figli. Escludendo i percettori del reddito di cittadinanza, circa il 47% degli assegni pagati per figlio si riferisce a nuclei con Isee inferiore ai 15mila euro; circa il 20% dei figli, invece, appartiene a nuclei familiari che non hanno presentato Isee. Per essi, con riferimento al mese di ottobre, l’importo medio per figlio, comprensivo delle maggiorazioni applicabili, va da poco meno di 50 euro (per chi non presenta Isee o supera i 40mila euro) a 195 euro per le classi di Isee fino a 15mila euro.

Sempre nel mese di ottobre, il 47% dei figli raggiunti dalla misura si concentrano al Nord, e per essi si osservano importi medi più modesti avendo livelli di Isee più elevato, mentre al Sud vi è una minore consistenza di beneficiari (34%) e per essi si osservano importi mensili mediamente più alti in relazione a livelli di Isee mediamente più bassi in queste aree: il valore minimo dell'importo si registra nella Provincia autonoma di Bolzano, dove per ciascun figlio si ha un importo mensile pari a 133 euro ed il valore massimo, pari a 167 euro per ciascun figlio, si registra in Calabria.

print_icon