LA SACRA RUOTA

Stellantis, firmato il contratto: aumento mensile di 207 euro

Ai tempi della Fiat il rinnovo infiammava lo scontro sindacale ed era la pietra miliare delle relazioni industriali. Ora si va d'amore e d'accordo (salvo con la Fiom, che non ha firmato). Sono interessati più di 70.000 lavoratori del gruppo di cui circa 47.000 addetti dell'auto

È stato rinnovato il contratto collettivo specifico di lavoro (Ccsl) di Stellantis con Fim-Cisl, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr per il quadriennio 2023-2026, il primo dopo la separazione di Iveco e Cnh. Previsti aumenti salariali per i lavoratori, valorizzazione del sistema di partecipazione nelle relazioni industriali e sindacali e interventi significativi sul fronte della parte normativa i punti principali dell’accordo. Nei primi due anni di applicazione del contratto è previsto un incremento economico superiore all’11%. I lavoratori di tutto il gruppo avranno nel biennio aumenti salariali mensili di 207 euro. Per il 2023 è prevista una tantum di 400 euro in due tranche e, da maggio, 200 euro netti di “flexible benefit” spendibili nella piattaforma welfare Cnh, Iveco, Stellantis e in buoni carburanti per Ferrari. In tutto nel biennio incasseranno oltre 4.300 euro medi. Sono interessati più di 70.000 lavoratori di cui circa 47.000 di Stellantis

“Entrambe le parti – ha sottolineato Giuseppe Manca, responsabile delle risorse umane per Stellantis Italia – hanno dimostrato un uguale impegno per raggiungere l’intesa nello spirito delle relazioni sindacali basate sulla partecipazione che hanno già contraddistinto i tre precedenti quadrienni di applicazione del Ccsl. Con il contesto nazionale e internazionale che stiamo vivendo, ricco di difficoltà e di sfide, abbiamo trovato insieme le soluzioni che potranno proteggere in modo adeguato gli interessi dei lavoratori e dell’Azienda sul fronte della competitività delle realtà italiane”.

I punti centrali dell’accordo, che ha anche l’obiettivo comune tra azienda e organizzazioni sindacali di migliorare le performance del sistema industriale di Stellantis in Italia, riguardano gli aumenti salariali per i lavoratori, la valorizzazione del sistema di partecipazione nelle relazioni industriali e sindacali e interventi significativi sulla parte normativa. Sul fronte economico, gli aumenti avranno una componente strutturale, una congiunturale e una variabile innovativa legata alla strategia di profit sharing annuale dell’azienda che l’anno scorso ha permesso di distribuire un ammontare record di 2 miliardi di euro ai dipendenti di tutto il mondo. In particolare, nei primi due anni di applicazione contratto è previsto un intervento economico aziendale complessivo superiore all’11%, a cui si aggiungerà un aumento dell’istituto “indennità funzioni direttive” per i Professional, l’erogazione di 400 euro “una tantum” in due tranches ad aprile e luglio e, per il 2023, di 200 euro in beni e servizi welfare che saranno disponibili per tutti i dipendenti attraverso la piattaforma dedicata.

Tra gli altri aspetti più rilevanti, da sottolineare la creazione di un Osservatorio nazionale delle Politiche Industriali e Organizzative per monitorare la trasformazione aziendale dovuta alla transizione ecologica, il perfezionamento del sistema di partecipazione basato sulle Commissioni, il miglioramento delle norme contrattuali sul lavoro agile con l'introduzione di un rimborso forfettario per l’acquisto da parte dei dipendenti di attrezzature necessarie al suo svolgimento da remoto in linea con il modello di organizzazione del lavoro degli uffici (Nea, New Era of Agility) applicato in tutto il gruppo nel mondo. Per Stellantis l’accordo con le organizzazioni sindacali firmatarie “è un ulteriore tassello per rafforzare, anche attraverso la partecipazione di tutti i propri dipendenti italiani, l’impegno a diventare un’azienda tecnologica di mobilità sostenibile raggiungendo le zero emissioni nette da carbonio entro il 2038 e a supporto del piano strategico Dare Forward 2030”.

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