LE REGOLE DEL GIOCO

Palazzo Lascaris "occupato". Consiglio giorno e notte per cambiare lo Statuto

Dalla prossima settimana inizia la lunga maratona imposta dal centrodestra per istituire i sottosegretari in Regione Piemonte. Opposizioni in trincea: già pronti 600 emendamenti ostruzionistici. Gallo (Pd): "Bloccano il bilancio per aumentarsi le poltrone"

Preparare pigiama e sacco a pelo. Dalla prossima settimana si dorme a Palazzo Lascaris, dove il Consiglio regionale del Piemonte sarà convocato a oltranza, giorno e notte, per approvare le modifiche allo Statuto e la conseguente introduzione dei sottosegretari, tanto cari al centrodestra e in particolare a Fratelli d’Italia. Le sedute saranno anche in notturna a dimostrazione di come la maggioranza abbia deciso di sbaragliare con la forza l’ostruzionismo messo in campo da centrosinistra, M5s e delle altre formazioni minori.

La proposta di legge è del capogruppo di meloniano Paolo Bongioanni e prevede l’istituzione fino a un massimo di quattro sottosegretari, che parteciperanno di diritto alle riunioni della giunta ma senza diritto di voto, e avranno il compito di coadiuvare il lavoro del governatore. Una riforma collegata alla legge elettorale che prevede invece i consiglieri supplenti (nel caso di promozione in giunta di un eletto), lo sbarramento al 3% e la doppia preferenza. Inizia così un braccio di ferro che potrebbe durare per giorni, se non addirittura settimane, inchiodando il parlamentino piemontese in piena sessione di bilancio. Sono più di seicento gli emendamenti ostruzionistici già depositati e su questo tema la maggioranza non potrà neanche utilizzare escamotage quali il contingentamento dei tempi o il cosiddetto “canguro” per aggirare l'ostruzionismo. Non solo: trattandosi di modifiche allo Statuto il regolamento prevede che ogni emendamento possa essere illustrato per cinque minuti, dopodiché si possa richiedere l’apertura della discussione e a quel punto ogni consigliere può intervenire per dieci minuti. La maggioranza scommette sul fatto che le minoranze non resisteranno giorno e notte in via Alfieri, ma dall’altra parte dell’emiciclo la sfida è stata accolta.

Per Francesca Frediani, capogruppo di Unione popolare è “l’ennesimo tentativo di prova muscolare dopo il recente fallimento sull’Omnibus, oltre a essere una grave lesione del diritto di rappresentanza”. Per arginare le accuse di aumentare i costi della politica (calcolando anche la riforma della legge elettorale, con l’introduzione dei consiglieri supplenti, si arriva a 11 milioni nell’arco della legislatura) il centrodestra assicura di trovare una parte del budget tagliando le risorse per i superconsulenti del governatore. Figure che verrebbero abolite a favore appunto dei sottosegretari. Sulla questione Alberto Cirio si è limitato a un sostegno d’ufficio dell’iniziativa, senza tuttavia metterci il carico. “Abbiamo una Regione in esercizio provvisorio in attesa dell’approvazione del bilancio e questa maggioranza blocca l’aula per giorni per assicurarsi qualche poltrona in più al prossimo giro” attacca il capogruppo del Pd Raffaele Gallo. Sulla stessa linea anche Sarah Disabato (M5s): “Si sbagliano di grosso se si aspettano che cederemo”.