ALLEATI

“Lo Russo vuole schiacciabottoni”, scintille tra Moderati e sindaco Pd

Portas rifila uno sberlone al sindaco: "Torino ha potenzialità per crescere ma merita di più". Un rapporto difficile, tra i reciproci sospetti, precipitato con l'esclusione dalle liste alle ultime Politiche. E per le Regionali l'ex parlamentare ora guarda a destra

Da alleati fedeli per quasi vent’anni a spina nel fianco in questo primo scorcio di consiliatura. “Il primo anno di rodaggio del sindaco e della giunta è passato, adesso bisogna iniziare a dare delle risposte, Torino ha tutte le potenzialità per crescere ma merita di più, per questo occorre che tutti si diano da fare, senza polemiche. Noi siamo schierati col sindaco Lo Russo ma non siamo degli schiaccia bottoni in Consiglio, per questo nel piccolo vogliamo di dare il nostro contributo”. Non usa giri di parole, Giacomo “Mimmo” Portas, leader dei Moderati, nel tracciare un bilancio dell’amministrazione di Stefano Lo Russo.

Dopo gli anni di intensa collaborazione, quando a Palazzo civico sedevano Sergio Chiamparino e Piero Fassino, il rapporto tra la formazione centrista e la coalizione guidata dal Pd ha registrato difficoltà e incomprensioni, sin dalla fase della scelta del candidato e poi precipitato con l’esclusione di Portas dalle liste alle ultime elezioni politiche. Ora con la prospettiva, assai concreta, che alle Regionali del 2024 i Moderati facciano il salto della quaglia, sostenendo il centrodestra, le fibrillazioni sono diventate pressoché quotidiane. Oggi l’ennesimo “distinguo”, che certifica una tensione crescente,  nonostante la presenza in giunta della segretaria cittadina del movimento Carlotta Salerno, col rango di assessore all’Istruzione.

L’occasione è stato l’incontro “Torino Risale”, momento di riflessione sulla qualità della vita nel capoluogo piemontese all’indomani dell’ultimo rapporto pubblicato dal Sole24 Ore che indica la città della Mole al quarantesimo posto, in calo di nove posizioni rispetto al 2021. “Il problema non è tanto la classifica, quanto la percezione che a volte supera la realtà”, ha osservato Portas per il quale chiede un cambio di passo sulla riduzione della burocrazia, sui giovani e sull’accoglienza per le persone più sole. “Siamo fiduciosi per Torino e siamo qui per dire al sindaco cerchiamo di risalire questa classifica.

Primo passo il bilancio comunale, di cui questa settimana è iniziata la discussione nelle commissioni”. Un avviso chiaro ai naviganti e, soprattutto al capitano. “Non si vota un bilancio a scatola chiusa, presenteremo degli emendamenti su alcuni punti che riteniamo strategici e ci auguriamo che si possa iniziare una discussione politica”, ha rimarcato il capogruppo dei Moderati in Consiglio regionale, Silvio Magliano, che i rumors di Palazzo Lascaris danno tra i candidati di punta della lista del governatore di centrodestra Alberto Cirio. “Noi abbiamo sempre votato i provvedimenti necessari ai cittadini, non vogliano correre il rischio di approvare progetti che verranno inaugurati fra 12 anni e non dare risposte ai problemi della sicurezza, delle periferie, degli anziani e dei giovani. Fino a quando Lo Russo governerà bene proveremo anche a dargli consigli, sapendo che l’idea di non disturbare il manovratore non ci appartiene”.

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