SANITÀ

Tris d'assi per il San Luigi

Tempi stretti per la nomina del successore di Arena. Non ancora deciso se (come probabile) sarà un commissario. In caso contrario la Regione deve proporre tre nomi all'Università. Oltre a Minniti, in corsa anche il direttore sanitario Arione e Pavanelli (Spresal)

Una o trina? La soluzione per la futura guida del San Luigi di Orbassano è ancora dibattuta tra chi privilegerebbe la nomina di un commissario e chi, invece, preferirebbe dare subito all’azienda ospedaliera universitaria un direttore generale.

Questa, ancor prima dei nomi che pure circolano, la decisione da condividere con l’Università. Nel primo caso si tratterà di concordare tra Regione e Ateneo la figura cui affidare un ruolo presumibilmente della durata di un anno, mentre nel secondo la legge impone che l’ente sottoponga all’Università una terna di nomi. La questione non è stata sciolta e forse neppure decisamente affrontata nell’incontro di pochi giorni fa interlocutorio tra l’assessore Luigi Icardi e il rettore Stefano Geuna. Intanto oltre al nome dell’attuale direttore sanitario dell’Asl To3 Davide Minniti, il cui borsino segna un aumento costante specie tra non pochi vertici aziendali e nell’ambito medico, si affaccia anche una possibile soluzione interna con la “promozione” di Roberto Arione, attuale direttore sanitario del San Luigi e figura che pare godere di ampia stima in ambito accademico. 

A circolare è pure il nome di Pier Luigi Pavanelli, attualmente a capo dello Spresal all’Asl Citta di Torino e già tra i papabili per la direzione del San Luigi nell’ultima tornata di nomine. Tre professionisti che potrebbero formare la terna, se si imboccherà la strada verso la direzione generale o, comunque, tre profili tra cui da un accordo tra Regione e Università potrebbe uscire il commissario nel caso in cui si decida per questa soluzione.

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