Dal porto all'approdo in Iren, Bucci impone Signorini
18:31 Mercoledì 21 Giugno 2023Il sindaco di Genova rompe gli indugi e comunica ai colleghi di Torino e Reggio Emilia la sua decisione per la successione di Armani. Alla guida di Palazzo San Giorgio un commissario scelto dal leghista Rixi (che smentisce di essere il main sponsor di Siragusa)
Il dado è tratto. Il sindaco di Genova Marco Bucci ha comunicato oggi ai principali azionisti del patto di sindacato di Iren – i colleghi di Torino Stefano Lo Russo e Reggio Emilia, Luca Vecchi – il nome del successore di Gianni Vittorio Armani. L’amministratore delegato si è dimesso nei giorni scorsi per approdare a Enel e a prenderne il posto – salvo sconvolgimenti dell’ultima ora e al netto della cortina di riserbo (e delle scontate smentite) – sarà Paolo Signorini, classe 1963, attuale numero uno dell’autorità portuale del capoluogo ligure, con un curriculum fitto di incarichi importanti nell’alta burocrazia ministeriale e in unità di missione a Palazzo Chigi, prevalentemente nel settore delle infrastrutture, ma anche ruoli a inizio carriera in Bankitalia e ancor prima alla Cassa di Risparmio di Firenze. Una ipotesi, quella del suo approdo alla guida della multiutilty energetica, che l’inquilino di Palazzo Tursi coltivava da tempo, fin dai primi rumors sul possibile ingresso di Armani nella girandola del sottogoverno statale.
Come previsto arriva da Genova il nuovo numero uno della multiutility e, nonostante il voto di riservatezza fatto dai tre sindaci al termine del colloquio, la voce ha messo poco a diffondersi. Bucci la spunta sul viceministro ai Trasporti Edoardo Rixi che aveva provato a mettere il veto su Signorini anche se smentisce di essere il main sponsor di Stefano Siragusa (un passato in Ansaldo e Tim), nome circolato con insistenza nei giorni scorsi (“Lo conosco e lo stimo ma non era il mio candidato”). Alla fine è stato proprio il numero uno della Lega ligure a cedere e a lui ora toccherà individuare un sostituto di Signorini a Palazzo San Giorgio (si fa il nome Zeno D’Agostino, attuale presidente del porto di Trieste). L’Autorità portuale gestisce gli scali di Genova, Savona e Vado e le prossime dimissioni dell’attuale presidente arrivano a un anno e mezzo dalla scadenza naturale, mentre c’è da gestire un colossale piano d’investimenti che prevede tra le varie opere la costruzione della nuova diga finanziata per oltre 1 miliardo dai fondi del Pnrr: a questo punto il governo potrebbe optare per un commissario così da accelerare i tempi e garantire continuità operativa.


