Bettazzi al "tramonto terreno"
16:48 Sabato 15 Luglio 2023Il vescovo di Ivrea Cerrato invita ad accompagnare con la preghiera l'ultimo viaggio del suo predecessore, giunto al termine alla soglia dei 100 anni. Figura di punta della Chiesa progressista, negli anni Settanta fu protagonista di uno scambio epistolare con Berlinguer
Con un breve messaggio il vescovo di Ivrea, Edoardo Cerrato, comunica che mons. Luigi Bettazzi “si sta avviando lucidamente al tramonto terreno”. Alla soglia dei 100 anni, è nato il 26 novembre 1923 a Treviso, si avvia a lasciare questa terra una delle personalità ecclesiali più note e controverse in Italia. Vescovo a Ivrea dal 1966 al 1999, è stato per molti anni presidente di Pax Christi e punto di riferimento del movimento pacifista ma soprattutto tra gli esponenti della corrente “progressista” della Chiesa. Ha partecipato al Vaticano II come vescovo ausiliare di Bologna, a fianco del cardinale Giacomo Lercaro, uno dei quattro presidenti dell’assemblea conciliare. Autore della famosa “Lettera a Berlinguer”, con la quale auspicava a metà anni Settanta un rinnovato e fertile dialogo fra cattolici e laici, subito dopo la quale il segretario del Pci Enrico Berlinguer proponeva pubblicamente il “compromesso storico”, fu più volte definito “il vescovo rosso”. Influentissimo nelle nomine episcopali, prolifico autore di libri, prodigo nel rilasciare interviste è stato fino all’ultimo un apprezzato conferenziere.
Bettazzi è stato il terminale in Piemonte della potente cordata curiale che faceva capo al cardinale Achille Silvestrini, suo coetaneo e corregionale, nonché capofila di quella «mafia di San Gallo» grazie alla quale fu eletto papa Francesco. Quasi un anno prima degli eventi, l’ex vescovo di Ivrea profetizzò infatti – stupendo tutti – che Benedetto XVI si sarebbe dimesso e che al suo posto sarebbe asceso al Soglio di Pietro il cardinale Jorge Mario Bergoglio.