Gurro, borgo sui monti piemontesi riscopre le origini scozzesi

Alla presenza, anche, del presidente della Provincia di Verbania Alessandro Lana, Gurro, borgo nella piemontese Valle Cannobina, al confine con la Svizzera, ha riscoperto oggi le proprie origini scozzesi tra cornamuse, kilt e croci di Sant'Andrea qua e là. Una cornamusa ha risuonato anche nella parrocchiale locale durante il cosiddetto "Messone". In occasione della tradizionale Festa della Madonna del Carmelo di metà luglio, in cui si è scelto di ricordare le proprie radici: l'unicità delle origini di questo borgo, dove si tramanda della presenza fondatrice degli scozzesi fin dal 1525. Con molte testimonianze visibili tuttora: il costume tipico delle donne con sottoveste in tessuto scozzese, i muri esterni di molti edifici che presentano croci di Sant'Andrea ben visibili e la presenza, nel dialetto locale, di oltre 800 parole di origine gaelica, come provato da uno studio condotto dai ricercatori dell'Università di Zurigo oltre a cognomi di residenti che ricordano nomi scozzesi.

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