Al via la vendemmia nelle Langhe: raccolto in media, buona qualità
15:08 Lunedì 26 Agosto 2024È cominciata con i primi grappoli di Pinot nero per proseguire con le uve Chardonnay. Dalle zone più precoci e assolate di Strevi, Serralunga d'Alba e Castel Rocchero ai vigneti in quote più elevate. "Siamo fiduciosi, sarà un'ottima annata", affermano i produttori
La vendemmia 2024 in Alta Langa è cominciata con i primi grappoli di Pinot nero, per proseguire poi anche con le uve Chardonnay. Si è iniziato nelle zone più precoci e assolate di Strevi (AL), Serralunga d’Alba (CN) e Castel Rocchero (AT), per entrare quindi nel vivo risalendo verso i vigneti a quote via via più elevate, come Roddino (CN) e Bossolasco (CN), dove l’invaiatura non è ancora completata. Salvo qualche lieve riduzione di resa dovuta alle condizioni meteorologiche instabili nel momento della fioritura, quello che si attende è un raccolto quantitativamente nella media e con una buona qualità delle uve.
La stagione è stata caratterizzata da un innalzamento delle temperature a inizio primavera, seguito da un periodo alquanto piovoso e fresco: le precipitazioni sono state circa il doppio della media, rendendo l’annata agricola 2024 la più piovosa degli ultimi 67 anni. Nei vigneti delle province di Asti, Cuneo e Alessandria l’esperienza e la tempestività di intervento dei viticoltori sono dunque state ancor più fondamentali per scongiurare la comparsa di fitopatie. Con l’arrivo dell’estate, le condizioni si sono ristabilizzate, consentendo una regolare maturazione delle uve: ciò ha collocato il periodo di vendemmia tra l’ultima decade di agosto e l’inizio di settembre.
“Siamo fiduciosi che quella iniziata possa essere un’ottima annata, grazie al costante impegno dei nostri viticoltori le uve sono belle e sane. Infatti, in un contesto in cui le condizioni climatiche sono meno prevedibili, il ruolo del viticoltore è sempre più cruciale. Anche per questo il Consorzio Alta Langa ha avviato nei mesi scorsi una serie di appuntamenti dedicati ai soci, al fine di diffondere la conoscenza delle migliori tecniche agronomiche in vigneto e consolidare gli alti livelli qualitativi delle uve destinate a diventare Alta Langa Docg”, afferma il vicepresidente del Consorzio Alta Langa, Giovanni Carlo Bussi.