Forza Italia "sfiduciata" dal centrodestra
Lucio Valentini 15:43 Mercoledì 04 Settembre 2024La forzista Scanderebech vuole mandare a casa l'assessora del Comune di Torino Foglietta per via delle scale mobili rotte nella metro, ma alla mozione mancano proprio le firme degli alleati. Iannò (Misto) e De Benedictis (FdI): "Sbagliato il metodo"
Pensava di avere una pistola carica ma si è ritrovata in mano una cerbottana. Male la prima per Federica Scanderebech, da poco subentrata nel ruolo di capogruppo di Forza Italia al Comune di Torino al posto di Andrea Tronzano, che le ha lasciato lo scranno dopo la rielezione a Palazzo Lascaris. La sua mozione di sfiducia contro l’assessora alla Viabilità Chiara Foglietta, indicata come responsabile delle tante scale mobili rotte nelle fermate della metropolitana, le si è ritorta contro: non avrà le 16 firme che le servono o per portarla in Consiglio.
“Non la voterò per una questione di merito: vanno capite le competenze e le responsabilità precise di Foglietta sul punto, visto che le scale mobili sono ferme da un secolo”, si sfila il consigliere di Fratelli d'Italia Ferrante De Benedictis, “e poi c’è una questione di metodo, perché la questione andava condivisa con gli alleati”. Un punto evidenziato anche dal consigliere di Torino libero pensiero Pino Iannò: “Il bon ton politico prevede di coinvolgere le altre forze di minoranza. E poi le motivazioni sono troppo blande per fare una mozione di sfiducia. Con ciò non giustifico l’operato della giunta Lo Russo e di Foglietta”, aggiunge l’esponente della minoranza, per poi rincarare la dose: “Quando si fa una partita si scende tutti in campo insieme”. Anche nello stesso partito l’iniziativa non viene accolta con grande favore: Domenico Garcea, pur non sconfessando la sua compagna di scranno, ne prende le distanze: “Ci vuole tempo per trovare il giusto equilibrio anche con le altre forze politiche”.
Già così mancherebbero i 16 voti necessari a far arrivare la mozione in Sala Rossa, col fatto che anche i 5 Stelle non paiono particolarmente interessati a sottoscriverla diventa ancora più difficile per Scanderebech, anche se sia Torino Bellissima che la Lega stanno ancora ragionando se sostenerla o meno. Una questione ormai di scarsa importanza, visto che le due defezioni interne al centrodestra bastano per far finire l’atto depositato da Scanderebech direttamente nel cestino. A meno di sottoscrizioni da parte di consiglieri interni alla maggioranza che sostiene il sindaco Stefano Lo Russo, ipotesi del tutto improbabile.